Udii sonare una tromba in lontananza e domandai al servo che cosa significasse. Egli non lo sapeva e non aveva udito niente. Presso il portone mi trattenne e chiese: «Dove vai, signore?».
«Non lo so» risposi. «Pur che sia via di qua, via di qua, sempre via di qua, soltanto così posso raggiungere la mèta».
«Dunque sai quale è la tua mèta» osservò.
«Sì» risposi. «Te l’ho detto. Via-di-qua; ecco la mia mèta».
*** Franz KAFKA, 1882-1924, scrittore praghese di lingua tedesca, La partenza, in Racconti, Mondadori, 1970, traduzione di Ervino Pocar, citato da Zygmunt Bauman, Retrotopia, Laterza, 2017 (postumo)
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