arruffando teneramente i capelli
con le dita, suonando la melodia
del suo tocco.
Guardai il suo volto,
e lottai con le lacrime,
finché l'agonia di parole non dette
lacerò il mio sonno come una bolla.
Mi sedetti sul letto e guardai lo splendore
della Via Lattea sopra la finestra,
come un mondo di silenzio in fiamme,
e mi chiesi se in questo momento
lei sognasse un sogno simile al mio.
*** Rabindranath TAGORE, 1861-1941, poeta, scrittore e filosofo indiano, premio Nobel per la letteratura nel 1913, XXVIII, Sognai che lei sedeva vicino al mio capo, da Rabindranath Tagore, Il dono dell’amante, Sovera, 2013
In Mixtura altri contributi di Rabindranath Tagore qui
In Mixtura ark #SguiardiPoietici qui
Nessun commento:
Posta un commento