Umberto GALIMBERTI, 1942
psicoanalista e filosofo,
La bellezza, legge segreta della vita
intervento a Vacanze dell'Anima, 21 luglio 2016
conversazione e scambi con Paolo Gasparin, compositore
video 89min43
Chi conosce Umberto Galimberti sa che, quando lo legge o lo ascolta, si confronta con un pensiero certo non accomodante, di sicuro non 'positivo': se cerca rassicurazione e ottimismo più o meno leggero e spensierato è bene si rivolga ad altri, ma se vuole chi lo inviti a pensare 'criticamente' (che è poi l'unico modo di pensare), pochi lo possono stimolare come questo intellettuale, capace di riflettere e muoversi, anche nel passato storico, attraverso autori, concetti, idee, culture, con una logica stringente, che disegna uno scenario, di presente e futuro, duro, inquietante, non facilmente 'smontabile', con cui forse non si vorrebbe essere d'accordo, ma con cui comunque si è obbligati a fare i conti.
Il tema della bellezza è lo spunto per vagare appunto tra ieri e oggi: Galimberti sa 'aprire' le parole (i concetti e le idee), svelandone etimologie e radici ormai perse: collocando ogni riflessione nei contesti culturali specifici e sapendo offrire nuovi squarci di visioni, profonde e affascinanti.
Spesso si abusa del termine 'stimolante', per qualificare qualcosa o qualcuno che ci spinge, quasi coattivamente, ad attivare cervello e pancia, obbligandoci a seguire ragionamenti, anche fastidiosi, sicuramente fuori dal coro. Questo video, come altri cui Galimberti ci ha abituato, è un fuoco di artificio di 'stimoli' come questi.
Spesso si abusa del termine 'stimolante', per qualificare qualcosa o qualcuno che ci spinge, quasi coattivamente, ad attivare cervello e pancia, obbligandoci a seguire ragionamenti, anche fastidiosi, sicuramente fuori dal coro. Questo video, come altri cui Galimberti ci ha abituato, è un fuoco di artificio di 'stimoli' come questi.
Chi vuole provare a vedere il mondo, specie il nostro occidentale, con gli occhi, acuti, profondi e disincantati, di uno che rifiuta infingimenti e false speranze, è accontentato: certo, deve avere uno 'stomaco forte', per reggere la lettura nichilistica del presente, per quanto argomentata e convincente, che gli viene gettata in faccia. (mf)
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