A proposito di Fertility Day e del 'nostro' (sempre più inqualificabile) presidente del Consiglio...
Ieri:
“Il Consiglio dei ministri ha approvato la proposta del Ministro della salute Beatrice Lorenzin di istituire per il 22 settembre di ogni anno una giornata nazionale dedicata all’ informazione e formazione sulla fertilità umana”.
(comunicato stampa)
Oggi:
Renzi dice che non ne sapeva nulla e si accoda alla valanga di critiche che sotterrano l'operato della ministra Lorenzin.
Della serie: non so, non ho visto e se c'ero dormivo.
Bell'esempio di 'scarico'.
Del resto, visto che a Renzi piace il managerialese, siamo nella migliore tradizione dei capi che in azienda si dicono manager (naturalmente: 'vincenti') e scappano alla prima occasione in cui c'è da rispondere, direttamente o indirettamente, di 'cazzate' messe in atto dai loro collaboratori.
Forse Renzi non aveva preso visione diretta della campagna costruita sulle 4 cartoline predisposte dalla minstra Lorenzin, ma in quanto presidente del Consiglio doveva essere informato e/o informarsi, anche nello specifico, di un'iniziativa tanto importante.
Ormai ci siamo abituati a questi esempi, anche provenienti dai vertici istituzionali, che insegnano la comoda fuga dalle responsabilità quando le cose si mettono male e non c'è da prendersi gli applausi.
Tanto poi ci sono libri, seminari e convention che inneggiano all'assunzione di responsabilità: e quel che conta è che sia salva la retorica dell'aria fritta.
E poi, come in questi casi, c'è lo stesso Renzi che ripete un giorno sì e l'altro pure che lui, a differenza di altri, è uno che "ci mette la faccia".
A scelta, naturalmente. Purché sia di una delle 3 scimmiette.
*** Massimo Ferrario, Renzi, come le tre scimmiette, per Mixtura
In Mixtura archivio dei miei oltre 200 #SPILLI qui
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