giovedì 8 ottobre 2015

#RITAGLI / Ricerche di personale, le colpe dei selezionatori (Enrico Filippini)

Gestendo un’enorme comunità online, che si interessa di lavoro, economia e social media, spesso, oltre alle molte lamentele di chi non trova lavoro, vedo condividere articoli che denunciano la difficoltà di reperire personale.

Escludendo i casi in cui le ricerche sono per personale altamente specializzato, obiettivamente difficile da trovare, spesso negli altri casi bisogna fare alcune riflessioni:

1 – Partiamo dai casi peggiori, nella mia comunità mi è capitato spesso di vedere persone che, lamentandosi di non trovare personale da impiegare nella loro azienda, cercano di vendere corsi di formazione a pagamento o peggio. Purtroppo di truffatori ce ne saranno sempre e si può solo allontanarli e rendergli la vita difficile.

2 – Altre volte trovi discussioni in cui, il potenziale datore di lavoro, descrive le caratteristiche del suo candidato ideale ma non dice nulla di quello che dovrà fare, né tanto meno di quanto lo vorrebbe pagare. Questo non mi scandalizza, ognuno è libero di comunicare e chiedere quello che vuole se è legale.
Quello che invece mi stupisce è che queste persone si sorprendano se nessuno risponde ai loro annunci. Questi tipi di annunci sono come minimo sospetti. Ma non sanno che i siti internet sono pieni di annunci di truffatori?
Pensano che le persone che cercano lavoro abbiano tempo da buttare? Il tempo dovrebbe essere prezioso anche per loro, dare informazioni dettagliate serve a evitare reciproche perdite di tempo e serve a convincere il candidato che non lo aspettano brutte sorprese.

3 – Può capitare che chi fa un annuncio completo di informazioni, su ricerche teoricamente non particolarmente difficili, possa avere difficoltà nel trovare i candidati. (...)

Prima di lamentarvi pubblicamente se non trovate candidati, fatevi queste domande:

Ho dato tutte le informazioni necessarie, per spiegare che candidato voglio, e cosa mi aspetto che faccia?
Ho specificato preventivamente eventuali criticità? Ad esempio, trasferte 5 giorni su 5, quasi tutti i weekend lavorativi, condivisone dei rischi, assenza di un stipendio minimo garantito, discontinuità e incertezza nel richiedere le prestazioni lavorative.
Ho previsto una retribuzione che possa essere competitiva con altri datori di lavoro, mie concorrenti su quel tipo di candidato?
Ho previsto una retribuzione che possa essere attraente, per il tipo di candidato che cerco?
Ho trattato il candidato come vorrei che fossi trattato io, quando sono in cerca di un lavoro?
Ho investito adeguatamente nel promuovere la mia ricerca di candidati?
Ho diversificato i mezzi con cui ho promosso la mia ricerca?
Ho analizzato le motivazioni dei rifiuti dei candidati, con i candidati?
Ho indagato le mancate risposte al mio annuncio, con chi lo pubblicizza?
Sono certo di non avere pregiudizi che mi impediscano di capire i problemi? O pregiudizi che mi facciano escludere ottimi candidati? (...)

*** Enrico FILIPPUCCI, esperto di personale, dondatore e manager di Job Seeker Italia, Lo stupore dei datori di lavoro che non trovano personale, 7-8 ottobre 2015, 'jobseekeritalia'

LINK, articolo integrale qui


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