mercoledì 20 maggio 2015

#PIN / Subordinato e collaboratore (MasFerrario)


2 commenti:

  1. Ma c' è ancora chi usa il termine "subordinato" come sostantivo ? Pensavo fosse un retaggio psico-comico dell' epoca fantozziana. Già il termine "collaboratore" potrebbe star bene nel novero delle #PAROLE DESUETE. Evidentemente lo "skill" piace. E' un evergreen...:-)

    RispondiElimina
  2. Sì, Paolo, c'è ancora chi sceglie tra 'subordinato, dipendente, sottoposto, subalterno, inferiore'. E non si sente per nulla 'desueto'...
    Poi c'è chi pappagalla certe multinazionali americanoidi e parla di 'riporto': un (orribile) neologismo che si crede 'scientifico' e che invece tradisce bene il desiderio, più o meno inconscio, di troppi capi di avere alle dipendenze, anche nel 2015, non una persona, ma qualcosa di simile a cane. Da 'riporto', appunto.
    In effetti l'impiego di 'collaboratore' per molti continua ad essere troppo democraticamente paritario: sembra non faccia sentire a sufficienza il 'peso' della gerarchia.
    Poi ci sono capi e aziende (moltissime) che si limitano all'uso cosmetico-manipolativo di 'collaboratore': la sostanza è vecchia (una relazione più che mai 'up-down' ,se vogliamo 'ingentilirla' con una delle solite espressioni anglosassoni), ma la forma 'politicamente corretta' tende a nasconderla.
    Insomma, 'collaboratori veri' cercansi.
    Anche perché cercansi 'capi veri'. Al posto degli ancora troppi 'kapò' che usano l'inglese al posto del tedesco.

    RispondiElimina