domenica 18 settembre 2016

#SPILLI / Europa-Renzi, urge esibizione muscolare (M. Ferrario)

«Va bene l’attenzione alle regole e noi le rispettiamo ma possiamo dire che queste non funzionano e quindi lavorare per cambiarle. Noi non possiamo fare la foglia di fico ai problemi degli altri: io non sono fico e non sono foglia, noi non vogliamo far finta di nulla. L’Italia vuole un’Europa ma vuole un’Europa diversa e su questo si fa sentire (...) Dobbiamo riconoscere che la ricetta dell’austerità dell’Europa era sbagliata, e quella della crescita degli Usa di Obama era ed è giusta: lo dicono i numeri, la realtà».».

E' Matteo Renzi, dopo il vertice di Bratislava (17 settembre 2016, 'corriere.it', qui).
Dopo le foto d'atmosfera in favore di tramonto con Hollande e Merkel sulla portaerei davanti a Ventotene, clima rovesciato a distanza di un mese: Renzi non partecipa alla conferenza a tre e spara tutto il suo dissenso contro Merkel e Hollande.

Applausi.

Anche se.
Vien tanta voglia di pensare che la situazione italiana, sempre più critica per i risultati dell'economia che non funziona (risorse da trovare per la prossima legge di stabilità, voto referendario al sì non più così scontato come pareva all'inizio) suggerisca di programmare grandi sceneggiate in salsa patriottarda, con cui tentare di ri-sedurre cuori e pance. 
Troppi infatti cominciano a chiedersi, con qualche barlume di testa, se non sono stati presi per i fondelli con la grande illusione della crescita dietro l'angolo, garantita perentoriamente ogni giorno da almeno due anni: l'arma usata da Renzi per spodestare Letta, considerato incapace di governare e assicurare sviluppo.

Tra bonus, annunci e promesse su tutto e di più, appositamente inventati per la campagna elettorale, ci sarà anche l'esibizione muscolare in chiave anti-establishment europeo.

E questo, naturalmente, sempre per via del fatto che, come viene ripetuto a iosa, si andrà a votare sui contenuti di una riforma della Costituzione e, per carità, che nessuno creda si voglia (più) personalizzare un voto su Renzi e il suo governo.

Ma sì. Chiamiamo all'orgoglio patrio gli italiani. 
La gente ama la retorica
Più è enfatica, nazionalistica e viriloide, maggiore è il godimento assicurato. 
Come a un cane: quando gli lisci il pelo, in genere scodinzola.

*** Massimo Ferrario, Europa, urge esibizione muscolare di Renzi, per Mixtura

1 commento:

  1. “Quel colonnello! Era dunque un mostro? Ora, n’ero sicuro, peggio d’un cane non immaginava il suo trapasso. Ne conclusi nello stesso tempo che ce ne dovevan essere parecchi come lui nel nostro esercito, dei prodi, e poi senza dubbio un egual numero nell’esercito di fronte. Chi lo sa quanti? Uno, due, parecchi milioni forse. E da quel momento la mia fifa diventò panico.
    Con dei tipi simili, quell’imbecillità infernale poteva continuare all’infinito… Perché si sarebbero arrestati? (…)
    Perduto tra due milioni di pazzi eroici e scatenati e armati sino ai denti? Con l’elmo, senza cavalli, su delle moto, urlanti, in automobili, fischianti, cecchini, complottatori, volanti, in ginocchio, in atto di scavare il suolo, di sfilare, di caracollare sui sentieri, petardeggiando, cacciati sotterra come in un manicomio, per distruggere tutto, Germania, Francia e Continenti, tutto ciò che respira, distruggere, più arrabbiati che cani, adorando la loro rabbia (ciò che i cani non fanno), cento, mille volte più arrabbiati che mille cani e talmente più ringhiosi. Oh, sì, stavamo freschi! (…)
    Chi avrebbe potuto prevedere, prima d’entrare veramente nella guerra, tutto ciò che conteneva la sudicia anima eroica e pigra degli uomini? Ora, ero preso in quella corsa immensa, verso il delitto in comune, verso il fuoco. Veniva dalle profondità ed era arrivato.
    Il colonnello continuava a tacere, lo guardavo ricevere, sul pendio, biglietti del generale ch’egli strappava subito minutamente, dopo averli letti senza fretta, tra le pallottole. In nessuno di essi c’era dunque l’ordine di arrestare quella cosa abominevole? Non gli si diceva dunque, dall’alto, ch’era fesso? Abominevole errore? Sbaglio? Che ci si era ingannati? (…)
    Dunque, ciò che si faceva, quello spararsi addosso senza manco vedersi, non era proibito! Rientrava nelle cose che si possono fare senza meritarsi una scenata. Anzi era riconosciuto, incoraggiato senza dubbio dalle persone serie, come una lotteria, come un fidanzamento, come una caccia alla volpe! Nulla da dire. Ad un tratto avevo scoperto la guerra intera. Avevo capito”. (Louis Ferdinand Celine, anarchico francese)

    https://www.youtube.com/watch?v=2i8c-JMqsT4 (Peppone, capopopolo comunista italiano)

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