Estate.
Mamma e bambina sono ai giardini pubblici, nella apposita zona-giochi.
Mamma e bambina sono ai giardini pubblici, nella apposita zona-giochi.
Da un'ora Emma alterna scivolo, altalena e corse su monopattino.
E' contenta, e non smette di giocare con le amichette.
E' contenta, e non smette di giocare con le amichette.
La mamma, discretamente, la segue da lontano con gli occhi, seduta sulla panchina.
Metà pomeriggio, ora di merenda.
La mamma chiama la bambina:
«La frutta, Emma. Poi, se vuoi, puoi mangiarti anche un gelato. Ti do i soldini e lo vai a prendere tu direttamente al chiosco qui a fianco...».
Alla bambina spiace interrompere i giochi, ma obbedisce: la frutta e il gelato la attirano.
Si avvicina alla panchina e rovista nella borsa che la mamma aveva preparato a casa.
Trova due mele, una rossa e una gialla.
Le prende tutte e due e se le stringe al petto
La mamma, con dolcezza, le chiede:
«Posso mangiarne una? Ne avevo messe in borsa due proprio per fare merenda anch'io».
La bambina, come risposta, dà due piccoli morsi a entrambe le mele.
Emma in genere è generosa: ha comportamenti aperti, disponibili, altruistici.
Alla mamma, sorpresa, si raggela il sorriso.
Non capisce. E' delusa.
Ma non vuole farne un dramma e si limita a commentare:
Ma non vuole farne un dramma e si limita a commentare:
«Allora, tu due mele intere e io niente?».
Nello stesso momento Emma, dopo aver finito di assaporare il pezzetto prima di mela gialla e poi di mela rossa, porge alla mamma con decisione la mela rossa:
«Ecco mamma, ho fatto la prova: questa rossa è più dolce, proprio come piace a te. Io mangio l'altra: mi va bene lo stesso...».
E le cantonate che si possono prendere quando si giudica prima di avere tutti gli elementi per farlo.
* * *
La mamma ricorderà sempre questo pomeriggio e le due mele.
*** Massimo Ferrario, La bambina e le due mele, per Mixtura, 2016. Libera riscrittura di un testo tratto dalla rete.
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