lunedì 12 settembre 2016

#SPILLI / Comunicatori, e pubblico (M. Ferrario)

Mauro BIANI
“Pubblico di merda. Tu gli dai la stessa storia tanto lui non c’ha memoria” 
(Skiantos, Largo all’avanguardia).
'il manifesto', 19 settembre 2013
(dal web)

Ho rintracciato questa vignetta di Mauro Biani sul web.
E' del 2013: chi sia il 'comunicatore non abile' non è espressamente indicato, anche se si può intuire. Ma non è importante.
E infatti a me pare che la vignetta, anche oggi che i comunicatori sono altri, sia più valida che mai.

Perché gli 'abili comunicatori', che in realtà 'non' sono abili, possono anche cambiare nome e cognome. 
Tanto, quel che resta invariabile, purtroppo, siamo noi. 
Nel ruolo di pubblico: una caratteristica già di per sé negativa, visto il ruolo passivo di chi, in quanto pubblico appunto, si limita ad assistere. 
E per giunta con la connotazione spregiativa 'rubata' dall'autore agli Skiantos: a significare la postura psicologicamente bloccata di chi, spettatore e basta, chiede solo di essere illuso e di poter continuare ad applaudire, sempre sorridente, il leader di turno.

Quando ci sveglieremo, ci sarà uno scambio. 
E l'espressione oggi attribuita al pubblico potrà passare a buon diritto ai tanti sedicenti leader. 
Che non incanteranno più nessuno.
Certo, prima occorrerà smettere di essere pubblico. E svegliarci.

*** Massimo Ferrario, Comunicatori, e pubblico, per Mixtura

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