sabato 5 settembre 2015

#LINK / Migranti, Europa (Gwynne Dyer)

L’Europa sta assistendo a un afflusso senza precedenti di profughi che scappano dalle guerre in Medio Oriente. Lo stesso vale per i migranti economici che arrivano dall’Africa e dai paesi balcanici che non appartengono all’Unione europea (Serbia, Bosnia, Albania eccetera), alcuni dei quali cercano a loro volta asilo politico. Arrivano a un ritmo di circa tremila al giorno, perlopiù in Grecia, attraverso la Turchia, o in Italia, attraversando il Mediterraneo, e l’Unione non sa bene cosa fare di loro.

L’emergenza non è poi così grande: al massimo un milione di persone quest’anno, ovvero lo 0,5 per cento della popolazione dell’Unione europea, che conta cinquecento milioni di abitanti. Un paese piccolo come il Libano, che ha 4,5 milioni di abitanti, ha già accolto un milione di profughi, e lo stesso ha fatto la Giordania, che ha una popolazione di 6,5 milioni di persone. Ma se è vero che alcuni dei 28 paesi dell’Unione si stanno comportando bene, sono molti di più quelli che si sono fatti prendere da una paura incontrollata di essere “invasi”. (...)

*** Gwynne DYER, giornalista canadese, La crisi dei profughi è solo all'inizio, 'internazionale.it', 4 settembre 2015

LINK, articolo integrale qui

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