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lunedì 31 maggio 2021

#SGUARDI POIETICI / Pensa (Morten Søndergaard)

Pensa,
non sapevo
che delle labbra
potessero essere
così morbide.
I tuoi baci possono
fermare guerre
e io so
che l'acqua invidia
i tuoi occhi.
Così limpido
nulla
può essere.
Solo, semmai,
la parola
"azzurro"
quando prova
a descrivere
la prima luce del mattino.
Dobbiamo
brancolare ancora
per entrare
nella tintinnante euforia
della poesia.

*** Morten SØNDERGAARD, 1964, scrittore, traduttore, poeta danese, Pensa, da A Vinci, dopo gli alberi hanno ragione, Del Vecchio, 2013, traduzione di Bruno Berni, in 'il canto delle sirene', 27 dicembre 2019, qui


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#MOSQUITO / La Costituzione è una polemica (Piero Calamandrei)

È stato detto giustamente che le Costituzioni sono delle polemiche, che negli articoli delle Costituzioni c’è sempre – anche se dissimulata dalla formulazione fredda delle disposizioni – una polemica. Questa polemica, di solito, è una polemica contro il passato. Contro il passato recente, contro il regime caduto da cui è venuto fuori il nuovo regime. Se voi leggete la parte della Costituzione che si riferisce ai rapporti civili e politici, ai diritti di libertà, voi sentirete continuamente la polemica contro quella che era la situazione prima della Repubblica, quando tutte queste libertà che oggi sono elencate e riaffermate solennemente, erano sistematicamente disconosciute, quindi polemica nella parte dei diritti dell’uomo e del cittadino contro il passato. Ma c’è una parte della nostra Costituzione che è una polemica contro il presente, contro la società presente, perché quando l’Art. 3 vi dice: «È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana», riconosce con questo che questi ostacoli oggi ci sono di fatto e che bisogna rimuoverli. Dà un giudizio, la Costituzione. Un giudizio polemico, un giudizio negativo contro l’ordinamento sociale attuale.

*** Piero CALAMANDREI, 1889-1956, politico, avvocato, accademico, discorso agli studenti universitari di Milano, 1955, citato da Tomaso Montanari, Eretici, PaperFirst, 2020 e diffuso in youtube, qui


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#VIGNETTE / Figliuolo baywatch edition (Natangelo)

NATANGELO, 1985
'il Fatto Quotidiano', 30 maggio 2021, via facebook, qui

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domenica 30 maggio 2021

#SGUARDI POIETICI / E hai mille umori (Gio Evan)

E hai mille umori
troppe emozioni
non so quanti sentimenti
cento modi di sorridere
infiniti pensieri
milioni di sogni
altrettanti incubi
ma una sola personalità.

*** Gio EVAN (Giovanni Giancaspro), 1988, scrittore e poeta, umorista, performer, cantautore, artista di strada, facebook, 14 dicembre 2020, qui


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#QUADRI / Darek Grabus

Darek GRABUS, 1973
artista polacco
facebook, 27 maggio 2021, qui

° ° °

Darek GRABUS, 1973
artista polacco
facebook, 22 maggio 2021, qui

° ° °

Darek GRABUS, 1973
artista polacco
facebook, 9 marzo 2021, qui

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#VIGNETTE / Di Maio si scusa (Natangelo)

NATANGELO, 1985
'il Fatto Quotidiano', 29 maggio 2021, via facebook, qui

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sabato 29 maggio 2021

#SGUARDI POIETICI / La pelle (Alaíde Foppa)

È così fragile la trama
che la lacera una spina,
così vulnerabile
che la brucia il sole,
così sensibile
che il freddo la fa rabbrividire.
Però la mia pelle sottile
percepisce
la dolce varietà
delle carezze,
e il mio corpo senza di essa
sarebbe una piaga nuda.

*** Alaíde FOPPA, 1914-1980, poetessa, scrittrice, attivista femminista guatemalteca, La pelle, da Elogio del mio corpo, 1970, in 'ilcantoellesirene', 29 maggio 2021, qui


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#VIGNETTE / E' volata via Carla Fracci (Mauro Biani)

Mauro BIANI, 1967
https://it.wikipedia.org/wiki/Mauro_Biani
'la Repubblica', 28 maggio 2021, via facebook, qui


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venerdì 28 maggio 2021

#SGUARDI POIETICI / Non c'era bisogno della pandemia (Franco Arminio)

Non c'era bisogno della pandemia
per capire che la vicenda umana
si svolge dentro la dimensione
del pericolo e che non c'è modo
di immunizzarsi. Bisogna arare
il tremore, seminarvi dentro
la nostra voglia di essere qui
e di vedere con gli occhi aperti
che cosa enorme è ogni giornata,
qui nella crepa del mondo.

*** Franco ARMINIO, scrittore, poeta, paesologo, Lettera a chi non c'era. Parole dalle terre mosse, Bompiani, 2021


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#MOSQUITO / Narciso, il suo problema (Christopher Lasch)

Narciso annega nella sua immagine riflessa, non capendo mai che è un’immagine: la prende per un’altra persona e cerca di abbracciarla, senza badare al pericolo che corre. Il nocciolo della storia non è che Narciso si innamora di se stesso ma che, non riuscendo a riconoscere il proprio riflesso, manca di ogni concezione della differenza tra sé e l’ambiente.

*** Christopher LASCH, 1932-1994, sociologo statunitense, L'io minimo, 1984.


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#VIGNETTE / Funivia Italia (Gianfranco Uber)

Gianfranco UBER
facebook, 27 maggio 2021, qui

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giovedì 27 maggio 2021

#SPILLI / Noi siamo quella cabina (Massimo Ferrario)

Si diceva che grazie a ciò che avremmo imparato dalla pandemia avremmo potuto diventare migliori. 

Se avevamo dei dubbi, ora non li abbiamo più. 
La tragedia della Funivia del Mottarone - 14 morti per la manomissione intenzionale del freno di una cabina - grida che siamo gli stessi di prima. Capaci di essere perfino peggiori.

Per riaprire al più presto e non perdere neppure un soldo hanno impedito che la cabina avesse il freno d'emergenza.

E' un atto - intenzionale, criminale - che è pure un simbolo.
Una società che ha deciso - intenzionalmente, criminalmente - di non mettere freni al fare soldi finisce schiantata.
Noi siamo quella cabina.

*** Massimo Ferrario, Noi siamo quella cabina, per Mixtura


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#SGUARDI POIETICI / Appunti sotto il cuscino (Blaga Dimitrova)

Li tiro fuori al risveglio
dal fondo dei sogni.

La mia mano ha graffiato,
libera nell'oscurità.

A stento decifro i segni
come iscrizioni runiche.

Mi sono inviata da sola
messaggi da un altro luogo.

E il mattino si rischiara
con la loro mancanza di chiarezza.

*** Blaga DIMITROVA, 1922-2003, poetessa bulgara e vicepresidente della Bulgaria negli anni 1992-1993, Appunti sotto il cuscino, 1990, da A metà, traduzione di Valeria Salvini, in 'bulgaria-italia.com', qui


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#EX LIBRIS / Insegnare ceramica ai bambini (Javier Cercas)

«Prima mi hai chiesto come mi guadagno da vivere adesso... Dando lezioni ai bambini. Faccio anche altre cose, ma questa è quella che mi piace di più. E sai perché?» (...) 
Melchor trattiene l’impulso di dirle che stanno deviando dall’argomento che gli interessa. 
«Perché non ho mai imparato tanto sulla ceramica quanto insegnandola. Sulla ceramica e su tutto il resto. Anche i bambini, ovviamente, imparano, e per di più imparano cose che molti adulti non imparano mai. Per esempio, che una cosa è ciò che cerchi di fare, e un’altra è ciò che ti viene fuori, e bisogna accettare ciò che ti viene fuori, bisogna vederne il lato buono e pensare che forse non è ciò che volevi, ma forse è meglio di quello che volevi, perché ciò che volevi non era buono. È quello che è successo a me: che non avrei mai pensato di fare la vita che faccio.»

*** Javier CERCAS, scrittore spagnolo, Indipendenza, Guanda, 2021, traduzione di Bruno Arpaia


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#VIGNETTE / Aò, so' Giorgia (Riccardo Mannelli)

Riccardo MANNELLI
'il Fatto Quotidiano', 26 maggio 2021, qui

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mercoledì 26 maggio 2021

#SPILLI / Funivia Mottarone, l'unico Dio (Massimo Ferrario)

Consapevolmente. Dolosamente.
Tanto è 'impossibile' che si rompa il cavo.

Hanno disattivato i freni per non fermare l'impianto.
(1) Perché fermare l'impianto, che aveva manifestato disfunzioni evidenti, per procedere alle riparazioni necessarie, significava produrre un danno economico alle casse della funivia. E, in subordine, alla economia del turismo locale.
(2) Perché tutti - loro, responsabili dell'impianto, e noi - viviamo un tempo in cui i soldi sono l'unico Dio cui inchinarsi. 
Un Dio, questo sì, da scrivere con la maiuscola.

Sono le prime ipotesi giudiziarie che escono dalla istruttoria in corso sulla tragedia della Funivia del Mottarone ed è rituale dire che bisogna attendere il giudizio della magistratura. Ma quando le ipotesi paiono essere evidenze, anche fotografiche, si possono anticipare riflessioni inesorabili e neppure tanto originali, non su 'come va il mondo', ma su 'come continuiamo a farlo andare'.

Le vite umane sono buone per la retorica.
Quella che ammorba i funerali. 
E che insulta le vittime, tra presidenti, ministri, vescovi e generali schierati in pompa magna, nelle giornate di commemorazione. Talmente inflazionate che ormai non bastano più le date del calendario dell'anno per prendere in giro il dolore di cui troppo spesso (quasi sempre) siamo la causa principale. 

E' banale dire che ciò che unicamente conta, se stiamo alla dura realtà dei fatti che soli svelano inoppugnabilmente la nostra ipocrisia, sono i Soldi, magari uniti in triplice sinergia con l'accoppiata Potere-Successo.

E peraltro non sarebbe difficile 'vedere' che quello che pilota, in maniera più o meno consapevole, la cultura da cui tutti siamo avvolti è la logica perversa della coazione infinita a fare, produrre, realizzare, investire, intraprendere, capitalizzare, profittare, sfruttare, speculare, cumulare, incrementare, crescere. 
Che si unisce ad una visione maniacale che aborre vincoli, limiti, regole, norme, procedure: di per sé solo e sempre intesi come impaccio, freno, ostacolo, ingombro, pastoia, burocrazia all'azione, 'naturalmente e 'strutturalmente', benefica del singolo. 
E spaccia tutto quanto sta in questa tossica visione del mondo per 'libertà': confondendo questa nobile dimensione, che può vivere solo dentro un contesto che la 'contenga', con la 'licenza' di fare i propri comodi più egoistici.

Ma se uno osa dire tutto questo, naturalmente, è 'ideologico'. 
Quelli del Dio-Profitto, invece, sono 'pragmatici'.

*** Massimo Ferrario, Funivia Mottarone, l'unico Dio, per Mixtura


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#SGUARDI POIETICI / Stazione ferroviaria (Andrea Salvatici)

Tutte le mattine
l’Arcobaleno
negli occhi della gente che corre,
rimane nel sottopasso
fra il quinto e il decimo binario.

*** Andrea SALVATICI, Stazione ferroviaria, rubrica 'racconti di vetro', 31 marzo 2021, qui


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#FILASTROCCHE / Sulla Luna (Gianni Rodari)

Sulla Luna, per piacere,
non mandate un generale:
ne farebbe una caserma
con la tromba e il caporale.

Non mandateci un banchiere
sul satellite d'argento,
o lo mette in cassaforte
per mostrarlo a pagamento.

Non mandateci un ministro
col suo seguito di uscieri:
riempirebbe di scartoffie
i lunatici crateri.

Ha da essere un poeta
sulla Luna ad allunare:
con la testa nella Luna
lui da un pezzo ci sa stare...
 
A sognar i più bei sogni
è da un pezzo abituato:
sa sperare l'impossibile
anche quando è disperato.

Or che i sogni e le speranze
si fan veri come fiori,
sulla Luna e sulla Terra
fate largo ai sognatori!

*** Gianni RODARI, 1920-1980, scrittore, pedagogista, giornalista e poeta, Filastrocche per tutto l'anno, Einaudi, 2010


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#VIGNETTE / Tassa di successione (LP)

LP (Paolo Lombardi)
facebook, 23 maggio 2021, qui

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martedì 25 maggio 2021

#SGUARDI POIETICI / Dovremmo imparare (Massimo Salvadori)

Dovremmo imparare
a non fare bilanci
a chiedere scusa 
a prestare attenzione. 
Alludo anche al tempo 
e alla vita sprecata.
Dovremmo imparare a ringraziare più spesso
a coltivare il silenzio 
a rispettare lo spazio che reclama ogni vita
con la misura esclusiva 
che si riserva alla propria.
A non aspettare l'occasione più volte
e a praticare al contempo l'assurdo 
di una pazienza infinita nel vuoto.
A trasgredire al comando di chi alza la voce.
A non rimpiangere niente
ad amare ogni soglia
e pensare ai confini 
come a concetti illusori.
E ad essere ancora disposti
a voler continuare. 
Forse non è vero del tutto 
che debba morire ogni cosa.

*** Massimo SALVADORI, insegnante e poeta, facebook, 19 maggio 2021, qui


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#SENZA_TAGLI / L'emozione di vaccinarsi (Selvaggia Lucarelli)

Tra le tante emozioni nuove in questo anno di pandemia c'è questa cosa di scoprire la data in cui sarai vaccinato. Alcuni amici che sono stati già vaccinati mi hanno raccontato di essersi commossi, di aver pianto mentre l'infermiere bucava il braccio. Perché quell'iniezione è l'iniezione di tante cose. Non è solo un farmaco, quello che viene trasfuso. É fiducia, esultanza, sollievo. É sentirsi dei sopravvissuti, quando finalmente appare la terra all'orizzonte. Ed è davvero una festa commovente questo inviarsi le date della vaccinazione tra amici, leggere sui social "io il 20, io il 17, io il 2!", assistere a questa lotteria felice in cui vinciamo un po' tutti, dopo un anno in cui tutti abbiamo perso qualcosa. 

Chi l'avrebbe mai detto. E invece.

*** Selvaggia LUCARELLI, giornalista, scrittrice, facebook, 21 maggio 2021, qui


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#VIGNETTE / Mentalità mafiosa (Mauro Biani)

 

Mauro BIANI,  1967
'la Repubblica', 23 maggio 2021, via facebook, qui


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lunedì 24 maggio 2021

#SGUARDI POIETICI / E' successo ancora, anche questa volta (Andrea Bajani)

È successo ancora, anche questa volta
è transitata non distante dalla terra,
visibile a occhio nudo, senza cannocchiale.
Accade ogni imprevedibile numero di anni,
la poesia ha traiettorie solo a posteriori,
è un asteroide disperso, non monitorato.
Non esplode, non fa danni, lascia polvere
di versi sui balconi e torna nel buio siderale.

*** Andrea BAJANI, 1975, scrittore, poeta, da Dimora naturale, Einaudi, Torino, 2020, in 'poesia in rete', 16 maggio 2021, qui


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#SENZA_TAGLI / Perché anche noi genitori abbiamo bisogno di buoni maestri (Matteo Bussola)

Oggi Melania compie otto anni.
Ieri sera, mentre vedevamo insieme un film d'animazione, c'è stato un momento, uno di quegli attimi perfetti ma terribili che i genitori ben conoscono, in cui guardandole il profilo illuminato dalla luce bianca della tivù ho avuto nostalgia di tutto. Di quell'istante, di tutti quelli che sono già stati, di tutti i momenti della sua crescita che non torneranno mai più. 
Allora per scherzare le ho detto: "Melania, ti piacerebbe restare piccola? Vuoi che facciamo che domani, invece di otto anni, ne compi sei?" e lei mi ha fissato e mi ha detto: "No.". Poi ha aggiunto: "Però se vuoi puoi diventare piccolo tu.", e secondo me lei non scherzava mica. 
E allora mi è venuta in mente quella frase che avevo letto una volta da qualche parte, quella che diceva, più o meno - vado a memoria - che il segreto della vita non è trovare qualcuno con cui invecchiare insieme, ma qualcuno con cui restare bambini. E ho pensato che se quel qualcuno è una bambina di otto anni, tanto meglio. Perché anche noi genitori abbiamo bisogno di buoni maestri.

*** Matteo BUSSOLA, scrittore, facebook, 23 maggio 2021, qui


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#BREVITER / Ricchi e poveri (Luca Fois)

Luca FOIS
facebook, 20 maggio 2021, qui

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#VIGNETTE / La futura classe politica (Kutoshi Kimimo)

Kutoshi KIMIMO
facebook, 22 maggio 2021, qui

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domenica 23 maggio 2021

#SGUARDI POIETICI / Di mattina (Aldo Capasso)

Un vetro s'è fatto acciecante
Una ragazza lava i panni e canta
Uno stornello giovane sorge puro ed è un rito
Gridi d'uccelli sono nel mattino
Rinasci come l'erba senza ricordi.

*** Aldo CAPASSO, 1909-1997, poeta e scrittore, Del mattino, 1938, in 'il canto delle sirene', 3 aprile 2009, qui


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#SENZA_TAGLI / L'altalena e i bambini (Andrea Scanzi)

Piacenza. Oggi.

Un bimbo di 2 anni sta giocando con un’amica. Si avvicinano a uno scivolo. Un gruppo di futuri intellettuali finissimi per ora solo bambini, tutti sui 12 anni, cacciano il bimbo.

La madre, 22 anni, il cui compagno e padre del bimbo è congolese, chiede spiegazioni al branco di fenomeni. Risposta:
“Uno dei ragazzini mi ha detto che lo scivolo era solo per i bianchi. Sono rimasta spiazzata, non mi era mai successa una cosa del genere, ma sono immediatamente intervenuta. Il ragazzino mi ha detto che lui aveva deciso che quello scivolo fosse solo per i bianchi perché gli era stato spiegato che i neri vanno tenuti lontani. Che rubano, puzzano e soprattutto rubano il lavoro”. 

Buona catastrofe.

*** Andrea SCANZI, 1974, giornalista, scrittore, saggista, facebook, 22 maggio 2021, qui


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#SPOT / Voi siete qui (Marco Furfaro)

La proposta di Enrico Letta di finanziare una dote di 10mila euro per i giovani diciottenni meno abbienti con una tassa di successione sopra i patrimoni da cinque milioni di euro.

Eccola qui, spiegata semplice semplice.

*** Marco FURFARO, facebook, 22 maggio 2021, qui

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#VIGNETTE / Imposta di successione (Mauro Biani)

 

Mauro BIANI
'la Repubblica', 22 maggio 2021, via facebook, qui

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sabato 22 maggio 2021

#SPILLI / Tassa sulle eredità, non c'entra la sinistra (Massimo Ferrario)

Forse la proposta di tassare le eredità e le donazioni superiori a 5 milioni, riguardanti l’1% degli italiani, non è neppure di sinistra. Ma si iscrive in una logica di minimo buon senso: in un paese 'civicamente normale', sarebbe di semplice ispirazione liberale. Un liberalismo intelligente, almeno. 

Non bisogna rimpiangere i soviet per dirsi favorevoli. 
Basterebbe affidarsi al cervello. Se continuiamo a ripeterci che le disuguaglianze, nel mondo dell’Occidente avanzato, continuano ad aumentare come mai è avvenuto nella storia recente, un provvedimento, del tutto parziale e minimale come questo, dovrebbe apparire scontato: specie in un momento di epocale emergenza socio-economica prodotta da una pandemia ancora non domata (una pandemia, tra l’altro, colpevolmente e allegramente propiziata attraverso il continuo e crescente saccheggio antropocentrico del Pianeta). 

Una volta tanto che il Pd, sia pure timidamente (come è nelle corde del neosegretario Letta, certo non un comunista bolscevico), prova a fare qualcosa di non usuale in un campo abbandonato da decenni (quello degli interventi economico-sociali, e non solo dei diritti: fondamentali, ma da soli insufficienti a orientare la società secondo un assetto più equo e inclusivo), c’è la sollevazione generale di tutta la destra più becera (l’unica esistente), compresa, ovviamente, caso mai fin qui non avessimo capito il suo collocamento coerente di sempre, quella renziana, abituata a demolire e a lavorare per conto dei ‘poteri forti’ (espressione alla moda, dolcemente vaga, che vuole sostituire i ben più concreti e duri ‘padroni’ di una volta, trasformati, ma non scomparsi anche oggi). 

Ma, ancora più parlante e indicativo del miserevole tempo che stiamo vivendo, c’è pure il no, sotto forma di umiliante schiaffo in faccia a Enrico Letta, del premier Mario Draghi: a conferma della visione sostanzialmente di destra tecnocratica che informa l’attuale governo.

Andrebbe ribadito: non si tratta di ‘mettere le mani nelle tasche degli italiani’, perché non stiamo parlando del 99% degli italiani. 
Si tratta di pretendere un contributo dai super-ricchi nel momento in cui questi lasciano ai figli la loro eredità, o decidono di elargire loro laute donazioni.
Sono gli stessi super-ricchi, padri e figli, che ogni giorno si riempiono la bocca con il valore del merito e della competenza e ci fanno la lezione, col ditino alzato e il cipiglio serioso, sulla necessità di praticare, finalmente, la meritocrazia. 

Forse anche chi non crede più all’esistenza delle classi, perché una sola sembrerebbe ormai aver vinto definitivamente (vedi la famosa confessione di anni fa del miliardario Warren Buffet), dovrebbe convenire che per questa super-classe sarebbe ora di ‘dare’. Qualcosina. Non solo di ‘prendere’. Quasi tutto (come sempre).

Senza contare, poi, che con questo possibile (piccolo) scambio solidale tra casta dei super-ricchi e giovani nullatenenti bisognosi di futuro, si potrebbe contribuire, sia pure in minima parte, a ridurre quel debito italiano (sempre più) ‘cattivo’ che pare essere la sola eredità che, come italiani tutti, trapasseremo a figli, nipoti e bisnipoti. 
Cominciare a lavorare su questa non esaltante e gigantesca ‘eredità passiva’ è una finalità cui ogni buon italiano dovrebbe essere interessato. 
A partire dal nostro ‘migliore’ presidente del Consiglio. Se è 'migliore' davvero.

 *** Massimo Ferrario, Tassa sulle eredità, non c’entra la sinistra, ‘Mixtura’, 22 maggio 2021


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#SGUARDI POIETICI / Antipastorale (Stephen Derwent Partington)

Il pastore trovò il vitello che strillava
e lo sgridò per aver lasciato la mandria. 
Lo frustò con forza fino al recinto, 
scagliando pietre.

Vorrei scrivere con più delicatezza, 
di pastori che s’affezionano alle loro bestie, 
ma questo è il Kenya dove una vacca è 
latte e carne.

*** Stephen DERWENT PARTINGTON, scrittore, critico letterario e insegnante, Antipastorale, in 'Internazionale', 21 maggio 2021, da 'Saraba Magazine', , trimestrale nigeriano, 2016. Traduzione di Francesca Spinelli.


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#VIGNETTE / Renzi e il Governo Draghi (Natangelo)

NATANGELO
'il Fatto Quotidiano', 21 maggio 2021, via facebook, qui

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venerdì 21 maggio 2021

#SGUARDI POIETICI / Buone notti (Manuela Dago)

non dormo bene
al centro del letto

la cicatrice tra i materassi
mi apre una cerniera

raddoppiandomi l’indecisione

per quale sia il lato buono
da cui pendere
su un giorno nuovo

*** Manuela DAGO, poetessa, 1978, Buone notti, da Poesie che non mi stavano da nessuna parte, Edizioni Sartoria Utopia, 2017


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#VIGNETTE / Risposta proporzionata (Peter Sully)

Peter SULLY
cartoonist austrialiano
'cartoonmovement', 19 maggio 2021, qui

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giovedì 20 maggio 2021

#SGUARDI POIETICI / Onesto (Manuela Toto)

Onesto
è chi recide
i suoi rami secchi.
Luoghi ormai estranei.
Relazioni che non sono più.
Potature necessarie.
Tagli fecondi e fertili
che feriscono
per venire al mondo.

*** Manuela TOTO, psicologa, counselor, da Sotto le scale, Tabula Fati, 2020


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#RITAGLI / L'ipotesi di Meloni e Salvini al governo (Tomaso Montanari)

Il partito della Meloni è un punto di riferimento del vecchio fascismo storico in questo Paese. Il presidente della Regione Marche e il sindaco di Ascoli, che sono di Fratelli d’Italia, hanno organizzato una cena di celebrazione per l’anniversario della marcia su Roma. Ora accanto a questo, che non può essere derubricato a goliardia, ci sono i nuovi fascismi, l’odio per il diverso, l’omofobia.
Ci sono i fascismi al governo in molti paesi d’Europa come l’Ungheria, con cui la Meloni è in contatto. Il problema non è se la Meloni sia fascista o no… ma esiste un problema. Esiste un giornalista di “Repubblica” sotto scorta perché minacciato dai fascisti. 
Francamente avere al governo Meloni e Salvini non mi lascerebbe tranquillo. Ricordo che dopo aver detto qui in trasmissione che ho dei dubbi sulla compatibilità del programma della Lega e la Costituzione (che è un mio giudizio politico e può essere giusto o sbagliato), la Lega ha chiesto alla mia Università di prendere provvedimenti disciplinari verso di me. Io non so se si vuol tornare a un giuramento di fedeltà dei professori. Dico che delle forze che hanno queste visioni della democrazia hanno dei problemi seri e io non le vorrei vedere alla guida del Paese.

*** Tomaso MONTANARI, storico dell'arte, dichiarazione a 'Otto e e mezzo', La7, 18 maggio 2021, citato da Lorenzo Tosa, 'facebook', 19 maggio 2021, qui



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#VIGNETTE / Marzo 2020-maggio 2021 (Natangelo)

NATANGELO, 1985
https://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Natangelo
'il Fatto Quotidiano', 18 maggio 2021, via facebook, qui

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mercoledì 19 maggio 2021

#SGUARDI POIETICI / Io non ho detto loro di te (Nizar Qabbani)

Io non ho detto loro di te
ma essi videro che ti lavavi nelle mie pupille
io non ho parlato loro di te
ma essi ti hanno letto nel mio inchiostro e nei miei fogli
L'amore ha un profumo
non possono non profumare i campi di pesco.

*** Nizar QABBANI, 1923-1998, diplomatico, poeta siriano, senza titolo (La cosa più bella del nostro amore), da Poesie, a cura di G. Canova, M.A. De Luca, P. Minganti, A. Pellitteri, Istituto per l'Oriente, 1976. Anche in 'ilcantodellesirene', 22 novembre 2009, qui


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#SENZA_TAGLI / Undici anni, oggi (Marco Cattaneo)

Stasera ho deciso che era ora che Diana guardasse il telegiornale. Così a cena, a tavola, metto sereno su un tg. Lei, come prima reazione: papà, dammi dei tappi per le orecchie..

Un minuto, e la sento esclamare:
- Toh, guarda che bella manifestazione LGBT.
Mi giro, vedo tutto arcobaleno, evito di rimanere strozzato col boccone che stavo mandando giù e come un lord inglese chiedo:
- Scusa, Diana, ma tu che ne sai di che cos’è la comunità LGBT?
- Ma papà, sono le persone che hanno una sessualità diversa. 
[Ai puntacazzisti ricordo che Diana ha undici anni, e per le definizioni enciclopediche c’è tempo, NdR]
- Giusto amore. L sta per lesbian...
- Che sono le donne a cui piacciono le donne.
- G per gay, B per bisexual...
- Che sono uomini e donne a cui piacciono sia uomini che donne...
- Ok. E T per transgender.
- Sì, papà. Ma quello che non capisco è perché debbano essere discriminati.
Doppio glub.
- Cioè, amore?
- Scusa, papà, ma perché questi fanatici non possono lasciare che tutti si facciano i fatti loro? Cioè. Se tu dici che dio ama tutti perché non devi lasciare che ognuno ami chi gli pare?
- Scusa, Diana, ma tu tutte queste cose dove le hai sentite?
- Papà, solo voi vecchi credete che su tiktok ci siano solo scemenze.

Io sono invecchiato di dieci anni in un minuto e mezzo, ma c’è speranza.

*** Marco CATTANEO, giornalista scientifico, facebook, 17 maggio 2021, qui


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#VIGNETTE / Gaza (Stefano Rolli)

Stefano ROLLI
facebook, 18 maggio 2021, qui

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martedì 18 maggio 2021

#SGUARDI POIETICI / Ho sfornato per te il pane (Eine Joutsijoki)

Ho sfornato per te il pane
affinché sapessi di essere a casa.

Da dove eri giunto allora
dal paese delle magnolie, dalle steppe
sotto i cedri,
ora sei qui
al riparo dei pini del nord.

Ho sfornato per te il pane
dal grano di questa terra
affinché sapessi di essere a casa.

*** Eine JOUTSIJOKI, 1943-2020, poetessa finlandese, scrittrice, Ho sfornato per te il pane, da 'Poesia', n. 307, settembre 2015, traduzione di Antonio Parente, in 'il canto delle sirene', 21 ottobre 2018, qui


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#MOSQUITO / Decrescita felice e sviluppo sostenibile (Maurizio Pallante)

La decrescita felice non è la recessione, ma la riduzione selettiva e governata della produzione di merci che non hanno oggettivamente alcuna utilità. Un solo esempio: la riduzione dei consumi energetici che si può ottenere ristrutturando gli edifici esistenti in modo da ridurne le dispersioni è, come minimo, pari ai due terzi di quella che attualmente si consuma per riscaldarli. La recessione in corso non è una riduzione selettiva e governata degli sprechi, ottenuta utilizzando tecnologie più evolute. Lo sviluppo sostenibile è una crescita che si realizza utilizzando tecnologie meno impattanti, dove i vantaggi della riduzione dell’impatto ambientale per unità di prodotto vengono erosi dall’aumento della produzione. Un solo esempio anche in questo caso: se si sostituissero le attuali automobili con automobili alimentate da energia elettrica prodotta con fonti rinnovabili e si continuasse a produrre quantità crescenti di automobili ‒ a parte il fatto che le fonti rinnovabili non sono pulite, ma hanno un forte impatto ambientale, come documenta con un’evidenza impressionante il docu-film Planet of the Humans prodotto da Michael Moore e diretto da Jeff Gibbs – non si ridurrebbe il consumo di acciaio, di plastica e di tutti gli altri materiali necessari per costruirle, non si ridurrebbero gli intasamenti automobilistici, né le polveri sottili e ultrasottili prodotte dai freni e sollevate dall’asfalto dagli pneumatici.

*** Maurizio PALLANTE, 1947, ambientalista, saggista, Ultima chiamata. Cosa ci insegna la pandemia e quali prospettive può aprirci, Lindau, 2021


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#VIGNETTE / Israele, Gaza (Lele Corvi)

Lele CORVI
'il manifesto', 16 maggio 2021, via facebook, qui

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