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martedì 31 dicembre 2019

#RILEGGERE / Capodanno in Mixtura (AA.VV.)


Alcuni stimoli sul Capodanno pubblicati in Mixtura

1 - #Mosquito, Antonio Gramsci, Capodanno, lo odio, 30dic15, qui
2 - #SguardiPoietici, Gio Evan, Tu sei fatta della stessa materia, 1gen19, qui
3 - #SguardiPoietici, Erri De Luca, Prontuario per il brindisi di Capodanno, 31dic17, qui
4 - #SguardiPoietici, Gesualdo Bufalino, Lettera di Capodanno, 1gen17, qui
5 - #Filastrocche, Gianni Rodari, Filastrocca di Capodanno, 27dic14, qui
6 - #Filastrocche, Germana Bruno, Buon anno, 1gen18, qui
7 - #Raccontid'Autore, Diego De Silva, Vita di coppia col botto finale, 31dic17, qui
8 - #Pin, MasFerrario, Vi(t)a, auguri 2017-2018, 25dic17, qui
9 - #ExLibris, José Saramago, Capodanno, i baci migliori, 29dic14, qui
10 - #SenzaTagli, Marco Pomar, Tanti auguri, il giusto, 24dic18, qui
11 - #BigliettiAugurali, Loredana Lipperini, Liberami, anno che vieni, 29dic15, qui
12 - #BigliettiAugurali, Tiziana Campodoni, insolitiauguri, 1gen16, qui

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#CIT / Non sono stati Hitler o Himmler (Karl Stojka)

Non sono stati Hitler o Himmler 
a deportarmi, picchiarmi, ad uccidere i miei familiari. 
Furono il lattaio, il vicino di casa, il calzolaio, il dottore, 
a cui fu data un'uniforme 
e credettero di essere la razza superiore.

*** Karl STOJKA, 1931-2003, artista austriaco sopravvissuto al Porajmos dall’etnia rom, citato da Doriana Goracci, Chi conosce Karl Stojka, in 'La bottega del Barbieri', 3 dicembre 2019, qui


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#FUMETTI / Estrema Riluttanza (Charles M. Schulz)

Charles M. SCHULZ, 1920-2000
facebook, 29 dicembre 2019, qui

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#PANORAMI / Milano, verso sera (Andrea Cherchi)

Milano verso sera
foto di Andrea Cherchi
facebook, 29 dicembre 2019, qui

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#VIGNETTE / I Had a Dream (Fabio Magnasciutti)

Fabio MAGNASCIUTTI
 via pinterest
(data e fonte specifica non individuate)

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#SGUARDI POIETICI / Ero più povera della notte (Liliane Wouters)

Ero più povera della notte,
più taciturna di un re alla finestra,
più solitaria di uno stilita.

Non avevo sulle palme delle mani
che la polvere della mia vita.

Tu sei venuta, le pietre hanno gridato,
le rovine hanno alzato la testa,
la brace nel mio sangue si è ravvivata,
la vita ha ripreso a correre,
l’ombra ha partorito.

Tutte le strade portano da te.


*** Liliane WOUTERS, 1930-2016, poetessa e saggista belga, da L’aloe, 1983, in 'il canto delle sirene', 21 dicembre 2019, qui
https://en.wikipedia.org/wiki/Liliane_Wouters


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#SENZA_TAGLI / La differenza tra speranza e fiducia (Matteo Bussola)

I miei cani aspettano il panettiere anche nei giorni di festa.
Loro non lo sanno mica che è Santo Stefano, ieri Natale, fra sei giorni domenica, non capiscono che il panettiere oggi non passerà a depositare il sacchetto del pane nella piccola cassetta metallica fuori dal cancello. Non lancerà loro il bocconcino che li rende felici ogni volta, la ragione più importante di tutte le loro giornate. Lo attendono lo stesso fuori al freddo, gli occhi rivolti all'inizio della salita, ricolmi di aspettative, fermi come sentinelle. A dire il vero, non sono nemmeno sicuro che non lo sappiano del tutto, è che forse ci sperano e basta, anche di fronte all’evidenza. 
Il fatto è che se piegare la speranza è difficile, quello che da piegare è quasi impossibile è: la fiducia. E’ la fiducia che ha a che fare col prendersi il freddo, naso in su, fregandosene delle apparenze o delle circostanze avverse. Ciò che in definitiva significa: prendersi un rischio. Li guardo dalla finestra e mi fanno un misto di rabbia e rimpianto. Rabbia perché non riesco a spiegar loro che il panettiere oggi non passerà. Rimpianto perché, a guardarli, mi viene da pensare che in fondo io non sono e non sono mai stato molto diverso. 
Ho passato lunghi anni al cancello, in attesa di non ho mai saputo bene cosa, mi sono preso paccate di freddo. Poi un giorno il panettiere è arrivato proprio quando meno me lo aspettavo, ma per fortuna avevo gli occhi aperti e stavo guardando nella direzione giusta. Capita a un sacco di persone, tutti i giorni, perché alla fine non sappiamo mai quando una promessa potrebbe essere mantenuta, o una sorpresa manifestarsi, o la vita portarci ciò di cui non sapevamo nemmeno di avere bisogno, finché non arriva a dirci: sono qui. Infatti, penso ora, io non potrei mica giurarci che il panettiere oggi non passerà. E' un lunedì, l'Esselunga è aperto, ci sono anche persone che lavorano, in fondo chi può dirlo veramente? 
Forse hanno ragione loro, ci sono cose che si meritano il fatto di prenderci tutto il freddo che siamo in grado di sopportare. Forse quando la vita passa l’unica cosa che conta è farsi trovare pronti, anche fuori al freddo, il giorno dopo Natale, mentre tutti quelli che non ci credono se ne stanno alla finestra al caldo delle proprie certezze. A guardarci con un misto di rabbia e rimpianto, nel preciso momento in cui ci prendiamo i rischi che abbiamo scelto per noi.

*** Matteo BUSSOLA, 1971, scrittore, fumettista, conduttore radiofonico, facebook, 26 dicembre 2019, qui


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#FILASTROCCHE / Non si butta niente (Germana Bruno)

Di questo anno un po’ bello e un po’ brutto,
voglio portare con me proprio tutto:
ciò che mi ha fatto star bene e gioire,
quel che mi ha dato tristezza e dolore.
Proprio ogni cosa nel cuore io metto,
come se fosse il più grande cassetto
dove riporre i ricordi e le storie,
le mie sconfitte insieme alle glorie.
Di questo anno non butto un bel niente,
conservo tutto gelosamente
perché davvero a me tutto è servito,
si fa il futuro su ciò che è passato.
Quando per caso o per bisogno,
curioserò in quel grande scrigno,
potrà succedere che anche i fardelli,
mi appaiano poi più leggeri e più belli.

*** Germana BRUNO, insegnante e scrittrice, Non si butta niente, facebook, 30 dicembre 2019, qui


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#BREVITER / Cannabis in casa (Davide Marchetti)

Davide MARCHETTI
facebook, 29 dicembre 2019, qui

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#VIGNETTE / Botti di fine anno (Agj)

AGJ (Alberto Galgano)
facebook, 28 dicembre 2019, qui

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lunedì 30 dicembre 2019

#MUSICA / After the Rain (Pharoah Sanders, John Hicks)


After the Rain
Pharoah Sanders and John Hicks
Pharoah Sanders, 1940, sassofonista statunitense
John Hicks, 1941, pianista statunitense
Kongresshalle, Frankfurt, February 15, 1986 
John Coltrane's After the Rain
youtube, 27 dicembre 2019
video, 6min51

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#QUADRI / Anna Yarmoliuk

Anna YARMOLIUK
artista ucraina
Serata fredda
facebook, 20 dicembre 2019, qui

° ° °

Anna YARMOLIUK
artista ucraina
Inverno, via di casa
facebook, 28 dicembre 2019, qui

° ° °

Anna YARMOLIUK
artista ucraina
Ha nevicato
facebook, 14 dicembre 2019, qui


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#VIGNETTE / Mi ha chiesto l'ombrello in prestito (Chiara Rapaccini)

Chiara RAPACCINI,  1954
artista e scrittrice
facebook, 16 dicembre 2019, qui

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#SGUARDI POIETICI / Quando l'aquilone del desiderio (Massimo Ferrario)

Quando l’aquilone del desiderio 
non è più trattenuto dallo spago, 
perché il desiderio lo spezza 
nell'assalto incontenibile oltre il cielo,
il desiderio 
smette di essere una sana spinta allo star bene: 
e noi finiamo in balìa del vento, 
che alza bisogni e desideri 
in mulinelli vorticosi e senza fine, 
mescolandoli e scompigliandoli. 

Eppure lo sappiamo: qui, 
in questa confusione di bisogni e desideri,
è l'origine 
di quel nostro star male
che non riesce più a star bene. 

*** Massimo Ferrario, Quando l'aquilone del desiderio, per Mixtura


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#MOSQUITO / La libertà intellettuale (Andrej Sacharov)

(...) alla società umana è necessaria la libertà intellettuale: libertà di ricevere e divulgare l'informazione, libertà di discutere in modo aperto e coraggioso, libertà dall'imposizione delle tesi ufficiali e dai pregiudizi. Queste libertà di pensiero rappresentano l'unica garanzia contro l'intossicazione provocata dai miti di massa, che nelle mani di demagoghi astuti e ipocriti si trasformano facilmente in sanguinose dittature. La libertà di pensiero è l'unica garanzia dell'attuabilità di un approccio scientifico-democratico alla politica, all'economia e alla cultura.

*** Andrej SACHAROV, 1921-1989, fisico russo, attivista per  i idritti civili, premio Nobel per la pace nel 1975, Considerazioni sul progresso, la coesistenza pacifica e la libertà intellettuale, 1968, citato da Fabio Chiusi, facebook, 29 dicembre 2019, qui


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#BREVITER / Se posso dire la mia opinione (Fulvio Maranzano)

Fulvio MARANZANO
facebook, 27 dicembre 2019, qui

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#VIGNETTE / Mimmo Lucano, il buon samaritano è fuori legge (Mauro Biani)

Mauro BIANI
'la Repubblica', 29 dicembre 2019, via facebook, qui

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#IMMAGINId'IMPATTO / Gonna d'autunno (Martha Haversham)

Martha HAVERSHAM
artista concettuale britannica
instagram, 12 settembre 2019, qui
anche in facebook, 28 dicembre 2019, qui

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#QUADRI / Riga di alberi, 1915 (Jan Mankes)

Jan MANKES, 1889-1920
pittore olandese
Row of Trees, 1915
facebook, 28 dicembre 2019, qui

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#VIGNETTE / Hai paura della primavera? (Fabio Magnasciutti)

Fabio MAGNASCIUTTI
facebook, 28 dicembre 2019, qui

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#SGUARDI POIETICI / Da giovane mi sentivo intelligente (Enzo Bianchi)

Da giovane mi sentivo intelligente
e ho voluto cambiare il mondo,
da anziano mi sentivo saggio
e ho voluto cambiare me stesso,
ma ora mi sento solo me stesso, senza pretese,
e combatto perché il mondo non cambi me!

*** Enzo BIANCHI, 1943, monaco, fondatore della comunità di Bose e già priore della comunità, saggista, facebook, 28 dicembre 2019, qui
https://it.wikipedia.org/wiki/Enzo_Bianchi


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#MOSQUITO / Uno Stato totalitario davvero efficiente (Aldous Huxley)

Il governo dei manganelli e dei plotoni di esecuzione, della carestia artificiale, dell'imprigionamento in massa e della deportazione di massa, non solo è inumano (nessuno se ne preoccupa più di tanto ai giorni nostri), ma è palesemente inefficiente, e in un'epoca di tecnologia avanzata l'inefficienza è un peccato mortale. Uno Stato totalitario davvero efficiente sarebbe quello in cui l'onnipotente potere esecutivo dei capi politici e il loro corpo manageriale controllano una popolazione di schiavi che non devono essere costretti ad esserlo con la forza perché amano la loro schiavitù

*** Aldous HUXLEY, 1894-1963, scrittore britannico, Il mondo nuovo, 1932, citato da Loredana Lipperini, facebook, 27 dicembre 2019, qui


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#VIGNETTE / Finalmente un po' di relax a casa (Giò)

GIO' (Giovanni Rabuffini)
facebook, 28 dicembre 2019, qui

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sabato 28 dicembre 2019

#QUADRI / I piccoli venditori (Agathe Rostel)

Agathe ROSTEL, 1868-1926
pittrice tedesca
facebook, 26 dicembre 2019, qui

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#BREVITER / E io vi dico (Lia Celi)

Lia CELI
facebook, 27 dicembre 2019, qui

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#VIGNETTE / Te l'ha portato Babbo Natale? (Mauro Biani)

Mauro BIANI, 1967
'il manifesto', 27 dicembre 2016, qui

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#SGUARDI POIETICI / Vivo nella fraternità delle stelle (Anise Koltz)

Vivo nella fraternità
delle stelle

È soltanto ai solitari
che l’universo
spalanca le sue porte.


*** Anise KOLTZ, 1928, poetessa lussemburghese, da Galassie interiori, 2013, in 'il canto delle sirene', 19 dicembre 2019, qui
https://en.wikipedia.org/wiki/Anise_Koltz




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#MOSQUITO / Le vite degli altri (Enrico Finzi)

‘Fatti i ca..i tuoi’ è un’espressione volgare molto usata in questi anni. Essa segnala il desiderio che l’altro non si impicci: e, se si tratta d’un reato o di un comportamento che danneggia la collettività oppure di un comportamento inammissibile (per esempio picchiare ferocemente un bambino o parcheggiare negli spazi riservati ai disabili), indica una concezione egoistica e anti-sociale che dev’essere contrastata. I cittadini non devono ‘farsi i fatti propri’ ma – al contrario – opporsi all’inciviltà e denunciarla.

Diverso è il caso dall’intervenire nell’esistenza altrui. A volte interferire può essere utile e persino salvifico, segno di attenzione e di affetto. In altri casi siamo di fronte a un’intrusione inopportuna, a un tentativo di dominio, a un’aggressione irrispettosa.

Nel dubbio è meglio non restare chiusi nel proprio perimetro ma rischiare di apparire interferenti per segnalare vicinanza, solidarietà, preoccupazioni, timori.

Come dice un proverbio argentino “meglio impicciarsi e passar per maleducati che disinteressarsi e risultare colpevoli o complici”. Anche questo contribuisce a costruire una comunità non di soli.

*** Enrico FINZI, sociologo e ricercatore sociale, fondatore e responsabile di 'Sòno - human tuning', Le vite degli altri, blog 'Sòno-tuning', 24 dicembre 2019, qui


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#FILASTROCCHE / Per questo Natale (Germana Bruno)

Per questo Natale avrei preferito
parole dal cuore che non ho più sentito,
parole semplici, non ricercate,
da troppi oramai dimenticate.
In questo Natale soltanto colore,
luci, canzoni e poco calore,
niente più sogni e fantasia,
pacchetti già fatti d'ipocrisia.
Per questo Natale avrei voluto
qualcosa che, ahimè, è andato perduto:
vedere la gente, poterla abbracciare
e aver tante cose da dire e ascoltare.

*** Germana BRUNO, insegnante e scrittrice, Per questo Natale, facebook, 27 dicembre 2019, qui


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#VIGNETTE / Finalmente un ministro (Giancarlo Covino)

Giancarlo COVINO
'il manifesto', 27 dicembre 2019, qui

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venerdì 27 dicembre 2019

#QUADRI / Bambini con gli slittini (Leigh Lambert)

Leigh LAMBERT, 1979
pittore inglese
facebook, 25 dicembre 2019, qui

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#SPOT / Maternità nera

fonte e autore non identificato
dalla rete

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#VIGNETTE / Mi dispiace Rudolph (Agj)

AGJ (Alberto Galgano)
facebook, 25 dicembre 2019, qui

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#SGUARDI POIETICI / La chiave (Wislawa Szymborska)

La chiave c’era e non c’è più.
Come entreremo in casa?
Qualcuno la potrà trovare,
la guarderà – per farne cosa?
Camminando la rigira su e giù
come un ferro da buttare.

Ma se lo stesso accadesse
all’amore che io provo per te,
non solo a noi, al mondo intero
questo amore mancherebbe.

Sollevato nell’altrui mano
non aprirà nessuna casa
e sarà solo una forma
e che ruggine la roda.

Non da carte, astri o grido di pavone
è tratta questa predizione.
 

*** Wislawa SZYMBORSKA1923-2012, poetessa e saggista polacca, premio Nobel per la Letteratura nel 1996, La chiave, da Domande poste a me stessa, 1954, traduzione di Pietro Marchesani, in 'il canto delle sirene', 4 dicembre 2019, qui


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#RACCONTId'AUTORE / Lo strano negozio (Guido Saraceni)

Ieri notte ho sognato di entrare in uno strano negozio.
Dietro al bancone c’era uno splendido angelo, ricordo che aveva lunghi ricci dorati e due occhi azzurri e profondi come il mare aperto.

- Cosa vendete in questo negozio?
- Solo cose importanti, signore.
- Ad esempio?
- Amore puro ed incondizionato; imperturbabile serenità; gioia di primissima scelta…
- Wow. E quanto costano?
- Mi scusi, signore, ma dove pensa di essere entrato? Questo è il negozio di Dio, è tutto gratuito.
- Davvero posso portare via tutto ciò che voglio?
- Certamente, mi dica solo come posso servirla.
- Vediamo... mi dia un po' di tutto ciò che avete: amore, serenità, amicizia… tolleranza, gioia, fiducia… perseveranza, pazienza… sincerità...
- Aspetti qui.

L’angelo sparì nel retrobottega e tornò dopo qualche minuto.
In mano, aveva una piccola bustina.
Ero stato chiaramente imbrogliato.
Lo guardai con sospetto.

- Tutto qui?
- Tutto qui.
- Lei mi sta dando solo ciò che merito. Vero?
- Sbagliato.
- Allora mi dica come è possibile che tutto ciò che le ho chiesto si trova in questa piccola bustina!
- Amico mio, qui non doniamo frutti. Ma semi.

*** Guido SARACENI, docente di filosofia del diritto e informatica giuridica presso l'università di Teramo, facebook, 25 gennaio 2019, qui


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#VIGNETTE / Happy 2020 (Marco De Angelis)

Marco DE ANGELIS
facebook, 25 dicembre 2019, qui

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giovedì 26 dicembre 2019

#BREVITER / Onore al Ministro Lorenzo Fioramonti (mf)

facebook, 26 dicembre 2019, qui

Vedi articolo di Corrado Zunino, Fioramonti: "Per la scuola non ci sono mai soldi. Il governo doveva avere più coraggio",  'la Repubblica', 26 dicembre 2019, qui

#FILASTROCCHE / Lo zampognaro (Gianni Rodari)

Se comandasse lo zampognaro
che scende per il viale,
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale?
“Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d’oro e d’argento”.

Se comandasse il passero
che sulla neve zampetta
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?
“Voglio che i bimbi trovino,
quando il lume sarà acceso,
tutti i doni sognati,
più uno, per buon peso”.

Se comandasse il pastore
dal presepe di cartone
sai che legge farebbe
firmandola col lungo bastone?
“Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso
il bianco, il moro, il giallino”.

Sapete che cosa vi dico
io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
accadranno facilmente;
se ci diamo la mano
i miracoli si fanno
e il giorno di Natale
durerà tutto l’anno.

*** Gianni RODARI, 1920-1980, scrittore, pedagogista, giornalista e poeta, Lo zampognaro, in 'filastrocche.it', qui


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