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giovedì 26 dicembre 2019

#BREVITER / Onore al Ministro Lorenzo Fioramonti (mf)

facebook, 26 dicembre 2019, qui

Vedi articolo di Corrado Zunino, Fioramonti: "Per la scuola non ci sono mai soldi. Il governo doveva avere più coraggio",  'la Repubblica', 26 dicembre 2019, qui

2 commenti:

  1. No, nessun onore, in momenti come questo c'è bisogno di gente capace di responsabilità,i problemi che abbiamo sono davvero troppi...

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  2. Leggo solo ora l'invio del commento.
    Il dissenso, ovviamente, è sempre libero (se non fosse anonimo, sarebbe pure meglio...).
    Responsabilità significa tante cose: anche fare ciò che si dice. E se si è detto, a torto o ragione, che ci si sarebbe dimessi se non si fosse riusciti a ottenere 3 miliardi di investimenti per l'istruzione (l'Italia è scandalosamente sotto la media Ocse per spesa in percentuale del Pil: trentesima su 35 paesi), se si è e si vuole restare seri, si mantiene la parola. 'Fare ciò che si dice' è la precondizione per rigenerare la politica: diventata ormai melma. Si può discutere sull'impegno preso a suo tempo: magari ingenuo e velleitario. Ma poiché nessuno ti obbliga a fare il ministro, se le condizioni che poni per farlo non si realizzano, devi restare libero di rinunciare. Tra l'altro, la rinunzia non è di poco conto: i ministeri fanno tanta gola che tutti sgomitano per occuparli e nessuno se ne è mai andato per scelta propria. Dunque, per quanto mi riguarda, per questo specifico atto, ribadisco l'onore a Fioramonti.

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