Forse adesso, con il disvelamento in corso del caso Open, sarà più chiaro che Craxi-Berlusconi-Renzi sono un trittico unico: tre modi diversi, ma uguali per impatto tossico, di intendere la politica come amministrazione della cosa pubblica in chiave egoistica e affaristica.
O forse no. La chiarezza maggiore sarà solo per chi anche prima non l'aveva minore: e in questi trent'anni, volta a volta, notava lo stesso linguaggio, gli stessi atteggiamenti, gli stessi comportamenti.
La stessa miseria, la stessa melma.
Eppure, se non si è ciechi o in malafede, dovrebbe essere impossibile non vedere valori e ideali piegati all'esclusivo servizio di se stessi: dei 'propri' interessi, del 'proprio' potere, del 'proprio' successo.
Il perseguimento spasmodico e ossessionante di obiettivi personali di autoaffermazione e comando (neppure più per il partito di appartenenza: solo 'Io-Io-Io'...) è limpido: impudente, senza remore. E quando è evocato, a pappagallo, il 'bene del Paese' (il cosiddetto Bene Comune), nella retorica insopportabile da comizio o da talk show, si capisce (si dovrebbe capire) che questo è un infingimento volgare per meglio turlupinare i troppi creduloni che con la loro complicità, attiva e tifosa, hanno contribuito a produrre l'affossamento della Politica.
A questo proposito, pare che nulla contino, sul piano sociale, le condanne penali passate in giudicato: che sono precisi fatti sanciti da decine di magistrati in processi pubblici costituzionalmente garantiti e non semplici opinioni di singoli osservatori viziati da partigianeria ideologica. E men che meno importa, quando manca il reato che interessa il codice, la violazione conclamata dei fondamenti di base dell'etica pubblica: cosa che invece dovrebbe interessare tutti noi.
Anche per questo (soprattutto per questo) siamo dove siamo e stiamo come stiamo.
Le nascenti 'Sardine' hanno tutti i mari che bagnano l'Italia in cui nuotare: dall'Adriatico al Tirreno allo Ionio, dalla Sicilia alla Liguria alla Sardegna.
Sembra li stiano occupando e c'è da sperare che a questa improvvisa e inaspettata corsa natatoria che percorre il Paese, in banchi di pesci sempre più entusiasti, compatti e 'contaminanti', seguano presto azioni precise di intervento sulla realtà. E le emozioni e i sentimenti, che costruiscono la grande partecipazione attuale, facciano da incubazione, finalmente, ad una Politica (una visione, una strategia, un'etica pubblica e contenuti sociali concreti al posto di slogan), che sia tutto fuorché il passato che continua ad ammorbare presente e futuro.
Una speranza.
Se e quanto friabile e illusoria, lo vedremo.
Ma intanto sufficiente a farci sospendere il soffocante stato di ‘disperanza’ dentro il quale da anni ci ritroviamo scivolati.
Proprio grazie al trittico citato. E ad altri pericolosi figuri della scena pubblica, meno direttamente riconducibili alla triade, ma oggi altrettanto politicamente letali.
*** Massimo Ferrario, Il caso Open, il trittico, le Sardine, per Mixtura
In Mixtura ark #Spilli di Massimo Ferrario qui
(In tema di 'disperanza', in Mixtura qualche annotazione qui)