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#VIGNETTE / Come se fosse il penultimo giorno (Fabio Magnasciutti)

Fabio MAGNASCIUTTI
facebook, 30 dicembre 2021, qui

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giovedì 30 dicembre 2021

#SGUARDI POIETICI / La luna (Gunnar Ekelöf)

La luna sfiora dolcemente gli occhi
mi sveglia nel cuore della notte.
Solo tra i dormienti
aggiungo legna al fuoco, dispongo i ciocchi ardenti,
mi muovo in silenzio tra le ombre
che tremolano alte
sui ceppi marroni, finemente
adorne di corde accecanti.

Perché mi hai svegliato? Solo tra i dormienti
le spalle al fuoco, apro silenzioso la porta,
vado tra nodi di rami
sulla neve, calpestando steli, vedo
la luna piena provocante sulla neve…

*** Gunnar EKELÖF, 1907-1968, poeta e scrittore svedese, La luna, da Tardi sulla terra, 1932, in 'il canto delle sirene', 29 dicembre 2021, qui


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#VIGNETTE / Bye Bye 2021 (Ameen Alhabarah)

Ameen ALHABARAH, 1986
artista arabo saudita
'cartoonmovement.com', 30 dicembre 2021, qui

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mercoledì 29 dicembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Ci sono madri vecchie (Francesca Serragnoli)

Ci sono madri vecchie
che hanno urlato
posato piatti, steso panni.
Ora stanno accanto
nel seggiolino di fianco al figlio
al nipote scalmanato.
Parlano di come va il tempo
ridono appena. 
Hanno solitamente gambe gonfie
e camicie colorate
nella borsa tengono 
occhiali da vicino
caramelle da succhiare, un fazzoletto.

Loro sanno
che ogni sera
Dio le guarda
ma continuano
con la spugna in mano
a pulire perfettamente il tavolo.
fino a far ingelosire la luce.

*** Francesca SERRAGNOLI, 1972, Ci sono madri vecchie, da Il fianco dove appoggiare un figlio, Bologna, 2003, qui


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#VIGNETTE / Voli per Capodanno (Fabio Magnasciutti)

Fabio MAGNASCIUTTI
facebook, 28 dicembre 2021 qui

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martedì 28 dicembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Fuori dal mondo (Franco Arminio)

Fuori dal mondo
c'è ancora un po' di mondo
e dunque anche di baci
e di arte, c'è ancora Dio che fa la guardia
alle sue cose.
Io amo chi non è qui,
chi parla dal buio
chi porta negli occhi
il solco della schiena,
gli animali densi, gli animali
che poco sanno della storia
e delle sue schiume.
Immagina che per baciarti
potrei restare
una notte intera sotto la neve,
potrei sentire la grazia esatta
di ogni cosa se le tue dita
mi frugassero il petto.
Tu lo sai che è possibile
fondare un altro universo
in un abbraccio.

*** Franco ARMINIO, 1960, poeta, scrittore, facebook, 23 dicembre 2021, qui
https://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Arminio


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#VIGNETTE / Natale 2021 (Mauro Biani)

Mauro BIANI, 1967
facebook, 25 dicembre 2021, qui


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lunedì 27 dicembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Mi piacciono le persone (Gio Evan)

Mi piacciono 
le persone 
che dicono a domani
e poi domani
ci sono davvero.

*** Gio EVAN (Giovanni Giancaspro), 1988, scrittore e poeta, umorista, performer, cantautore, artista di strada, facebook, 23 dicembre 2021, qui


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domenica 26 dicembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Il ricordo (Meira Delmar)

Questo giorno dall'aria di colomba
sarà presto ricordo.

Mi riempirò di esso
come un'anfora di vino,
per berlo a sorsi quando vorrò
ritrovare il suo sapore.

Prima che voli nel tramonto, prima
di vedere come svanisce nella notte.

*** Meira DEL MAR, 1922-2009, poetessa colombiana, Il ricordo, in 'il canto delle sirene', 10 novembre 2017, qui


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#VIGNETTE / Giuseppe e Maria (Natangelo)

NATANGELO
facebook, 25 dicembre 2021, qui

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sabato 25 dicembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Non è più il tempo dell'attesa (Elena Bernabè)

Non è più il tempo dell'attesa.
Questo è il momento di nascere.
A nuova vita.
Di toglierci le bende fatte di scuse, gli abiti cuciti addosso dagli altri, gli anelli delle nostre paure.
E' ora di rimanere nudi.
E percepire ogni singola cellula del nostro corpo.
Che ci indica la via da seguire:
quella dettata dal cuore.
E' il momento più importante, quello più difficile, il più vero.
Cadono castelli di credenze, soffiano venti di cambiamento, crollano le prigioni delle nostre anime.
Tutto è stato creato apposta per farci incanalare nel tunnel buio del parto.
Di noi stessi.
Non è più il tempo dell'attesa.
Questo è il momento di nascere
e decidere come vivere.
Se seguire vie facili ma che non ci appartengono
o percorrere le strade tortuose del cuore.
Se vivere davvero
o morire, giorno dopo giorno.
Io scelgo la vita: quella ardente, spietata e rossa come il fuoco.
E' ora di creare un incendio d'amore.
Di andare nel mondo come scintille divine.
C'è bisogno di cuori ardenti.
Di falò purificatori.
Di anime accese
di vera passione.

*** Elena BERNABE', scrittrice, facebook, 23 dicembre 2021, qui


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#VIGNETTE / Natale 21 col Covid (Sergio Tessarolo, Christian Durando, Mister T.)

Sergio TESSAROLO
facebook, 21 dicembre 2021, qui

° ° °

Christian DURANDO
facebook, 22 dicembre 2021, qui

° ° °

Mister T.
'cartoonmovement.com', 20 dicembre 2021, qui

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venerdì 24 dicembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Perdonatemi (Manuela Toto)

Perdonatemi 
ma a me quest’anno il buon natale si ferma in gola
o forse più giù dove dimora la verità 
prima di farsi buone maniere.

Perdonatemi 
non è guastare la festa
ma solo custodire il bagliore  
il mio e il tuo
che sfida coraggioso 
tutto questo buio.

Perdonatemi 
se non risponderò ai convenevoli 
con parole annacquate e tutte uguali
ma qui si nasce
e nascere è il lavoro del silenzio
un canale stretto che chiede
lo sforzo di guardare la luce.
Perché sembra ancora una notte
senza uscite d’emergenza
e certe notti chiedono cospiratori
laboriosi di luce.

Perdonate. È buio 
eppure si nasce si nasce.
Eppure fa capolino 
la promessa silenziosa del grano.
Eppure Natale resiste.
Eppure la vita insiste.

*** Manuela TOTO, psicologa e psicoterapeuta, consulente familiare, Perdonatemi, facebook, 24 dicembre 2020, qui


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#VIGNETTE / Auguri (Marco De Angelis)

Marco DE ANGELIS
'cartoonmovement.com', 18 dicembre 2021, qui

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giovedì 23 dicembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Gli amici (Gio Evan)

 
Gli amici
sono quelli
che non sanno come comportarsi
di fronte a un tuo temporale
ma nel dubbio
portano un ombrello
un vino
e vanno a prendere la sedia di là
per mettersi vicino

gli amici
sono quelli
che non sanno come comportarsi
di fronte a un tuo temporale
ma sono i migliori
a farti uscire di nuovo il sole.

*** Gio EVAN (Giovanni Giancaspro), 1988, scrittore e poeta, umorista, performer, cantautore, artista di strada, facebook, 21 dicembre 2021, qui


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#VIGNETTE / Un pensiero per i più sfortunati (Stefano Rolli)

Stefano ROLLI
facebook, 21 dicembre 2021, qui

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mercoledì 22 dicembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Nel mio erbario (Massimo Salvadori)

Nel mio erbario
non ci sono foglie morte
non esistono cataloghi per dire
della vita
del creato
delle cose illuminate dal mistero
profondo e sacro certe volte
a volte invece insistente e solo
come nella notte
quando è lunga più del giorno
capita di esistere
ad un uomo.

*** Massimo SALVADORI, insegnante e poeta, facebook, 21 dicembre 2021, qui


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#VIGNETTE / Giovinastri (Befeldo)

BEFELDO
facebook, 20 dicembre 2021, qui

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martedì 21 dicembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Fatti feroce poesia (Alessandro Celani)

Fatti feroce poesia
quando i tempi sono feroci
Impara dalle bestie nei campi
come uccidono e sono uccise
Impara dal tempo che viene in soccorso
a chi è già morto fra le acque
Non cedere alle lusinghe dei poeti
dicci la verità sulla morte
chi uccise e chi fu ucciso
nome per nome

*** Alessandro CELANI, Apocalisse e altre visioni, Aguaplano libri, 2021, in 'internopoesia', 16 dicembre 2021, qui


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#VIGNETTE / Pensioni, aperto il cantiere (Stefano Rolli)

Stefano ROLLI
20 dicembre 2021, facebook, qui

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lunedì 20 dicembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Sera (Piera Oppezzo)

Sento come tutto muta
e ancora si converte
in altra luce,
nel traguardo della sera.
Davanti a questa pace
che non ha ragione
a lungo il cuore
resta incerto nella pena
e quasi ha in sé il timore
del riposo e della fede.
Ma è sera, veloce sempre
cresce l’ora e mi convince
del murmure ritorno
d’un ritmo di parole.

*** Piera OPPEZZO, 1934-2009, poetessa, Sera, settembre 1954, da Esercizi d’addio. Poesie inedite 1952-1965 , Interno Poesia Editore, 2021, qui

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#VIGNETTE / Sofferenza dei rifugiati (Rucke Souza)



Rucke SOUZA
artista brasiliano 
'cartoonmovement.com', 9 dicembre 2021, qui

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domenica 19 dicembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Distopie e imprese diverse (Massimo Ferrario)

Una Impresa Diversa
sa costruire un noi
che valorizza l’io
dando forza agli io
che sanno dire noi.

Quando questa diversità
diverrà normalità
sarà il primo passo
per costruire aziende
al servizio della comunità
e non del profitto.

E’ un’utopia, certo:
ma le utopie
sono utili almeno a combattere 
le distopie.

Specie quando basterebbero
occhi non malati 
per riconoscere 
che un futuro tossico
non è finzione 
del domani, 
ma è già fatto 
- concreto e diffuso - 
di oggi.

Specie quando il presente 
è già distopia avverata
e dunque combattere la distopia
significa ormai
- necessariamente e urgentemente - 
tentare 
- almeno tentare -
di fuoriuscire dal presente.
Creando un altro presente.

*** Massimo Ferrario, Distopie e imprese diverse, ‘Mixtura’, 19 dicembre 2021, rielaborazione di un ‘Pin’ a firma MasFerrario del 14 aprile 2021


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#VIGNETTE / Bambini o Rom? (Mauro Biani)

Mauro BIANI, 1967
'la Repubblica', 18 dicembre 2021, via facebook, qui

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sabato 18 dicembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Neve (Angelo Barile)

Da noi la neve è festa
rara. Quando sorprende
il paese che dorme
ci si risveglia attoniti, in un chiaro
ch’è d’altro cielo: una calma vacanza.
Tra barche che fan siepe
lungo la strada
come vanno alla spiaggia, il mare fuma
lontano – a tratti dagli orti uno sparo.
Esco un mattino in quel candore e vedo
– a un passo ma su un’isola di luce –
una fanciulla, fiore
della contrada,
che legge, ferma una lettera (giunta
da che paese colorato?).
Ignara
della gente per via,
e di me che la guardo, e della neve
che la incornicia,
legge e gli occhi le ridono. Li leva
a un punto, muove
verso quel punto le labbra, ecco parla,
con uno parla che lei sola vede
ode lei sola come nei miracoli.

Tanta neve è caduta
da allora! tanta neve
fradicia e pesta ho nel cuore. Non so,
veramente non so
da che angolo incolume mi ride
quella bambina.

*** Angelo BARILE, 1888-1967, poeta, Neve, da Poesie, Scheiwiller, 1965, in 'ilcantodellesirene', 16 dicembre 2021, qui


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#VIGNETTE / Pandemic fatigue (Rucke Souza)

Rucke SOUZA
artista brasiliano
Pandemic fatigue
'cartoonmovement', 17 dicembre 2021, qui

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venerdì 17 dicembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Un bacio potenzialmente tossico (Massimo Ferrario)

Per realizzare un progetto
occorre un desiderio:
se siamo riusciti a realizzare desideri
senza progetti
forse crederemo di essere stati baciati
dalla fortuna.

Ma non capiremo
che quel bacio è potenzialmente
tossico.

Perché così si impara
che gli obiettivi e i progetti
- l’intelligenza, la fatica, la perseveranza -
non servono.

Crederemo che le cose
arrivano.
Invece occorre andarle a 
prendere.

Qualcuno dirà:
è moralismo.

Può essere.
Ma è anche 
realtà.

*** Massimo Ferrario, Un bacio potenzialmente tossico, rielaborazione di un ‘Pin’ a firma MasFerrario del 14 aprile 2021


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#VIGNETTE / Ho scioperato (Lele Corvi)

Lele CORVI
'il manifesto', 16 dicembre 2021

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giovedì 16 dicembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Al di là del finestrino (Massimo Salvadori)

Al di là del finestrino
c'è la luna
un lupo azzurro
un albero 
la nebbia
la radice delle cose 
qualcuno che mi osserva
che mi chiede che ore sono
sulla terra
dentro il treno 
sotto il cielo che si specchia contro il vetro 
stella dell'inverno che luccica lontana
dai luoghi da cui vengono i ricordi
notti e cose di cui sentiamo la mancanza 
scintilla di scintilla
silenziosa.

*** Massimo SALVADORI, insegnante, poeta, facebook, 15 dicembre 2021, qui


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#VIGNETTE / Per scaldare il cuore (Fabio Magnasciutti)

Fabio MAGNASCIUTTI
facebook, 14 dicembre 2021, qui

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mercoledì 15 dicembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Il cerchio irregolare della perfezione (Massimo Ferrario)

Il saggio sa accogliere quel tanto di
imperfezione
che serve a comporre
il cerchio irregolare della
perfezione.

Perché non rifiuta l'ossimoro:
sa che è vita.

Per chi la saggezza né sa cosa sia
né la cerca
la perfezione non può che essere 
perfetta
e l’imperfezione non può che essere 
imperfetta.

Ci domina il drastico e rassicurante semplicismo 
di un aut-aut
e rifuggiamo la complessa vitalità
di un et-et:
che è unico fondamento dell’essere.

E fa essere l’essere quel che 
è.

*** Massimo Ferrario, Il cerchio irregolare della perfezione, ‘Mixtura’, 15 dicembre 2021, rielaborazione di un Pin del 10 aprile 2021 


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#VIGNETTE / Irresponsabili (Mauro Biani)

Mauro BIANI, 1967
'la Repubblica', 12 dicembre 2021, via facebook, qui


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martedì 14 dicembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Ti rimando indietro (Joy Harjo)

Ti rimando indietro
Ti metto in libertà, mia splendida e terribile
paura. Ti metto in libertà. Eri la mia amata
e odiata gemella, ma ora, non ti riconosco
come me stessa. Ti metto in libertà con tutto il
dolore che sentirei alla morte delle
mie figlie.

Tu non sei più il mio sangue.

Ti restituisco ai soldati bianchi
che hanno bruciato la mia casa, decapitato i miei figli,
violentato e sodomizzato i miei fratelli e sorelle.
Ti restituisco a coloro che hanno rubato il
cibo dai nostri piatti quando noi morivamo di fame.

Ti metto in libertà, paura, perché continui a tenere
queste scene davanti a me e io sono nata
con occhi che non possono mai chiudersi.

Ti metto in libertà, paura, così non puoi più
tenermi nuda e raggelata in inverno,
o farmi soffocare sotto le coperte in estate.

Ti metto in libertà
Ti metto in libertà
Ti metto in libertà
Ti metto in libertà

Non ho paura di provar rabbia.
Non ho paura di gioire.
Non ho paura di essere nera.
Non ho paura di essere bianca.
Non ho paura di aver fame.
Non ho paura di essere sazia
Non ho paura di essere odiata.
Non ho paura di essere amata.

di essere amata, di essere amata, paura.

Oh, mi hai strangolato, ma io ti ho dato il laccio.
Mi ha pugnalato nelle viscere, ma io ti ho dato il coltello.
Mi hai divorato, ma io mi sono sdraiata nel fuoco.
Hai preso mia madre e l’hai violentata,
         ma ti ho dato il ferro rovente.

Riprendo me stessa, paura. Non sei più la mia ombra.
Non ti terrò tra le mie mani.
Non puoi vivere nei miei occhi, nelle mie orecchie, nella mia voce,
nel mio ventre, o nel mio cuore mio cuore
mio cuore mio cuore

Ma vieni qui, paura
Io sono viva e tu hai così paura
         di morire.

*** Joy HARJO, 1951, poetessa indo-americana appartenente alla tribù creek, docente di scrittura creativa, Ti rimando indietro, da Laura Coltelli, a cura, Jo Hario, qui


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#MOSQUITO / La cosa dannosa del fascismo (Osvaldo Soriano)

Ti voglio dire questo: la cosa dannosa del fascismo è che induce gli imbecilli a credersi molto furbi. Quanto più uno è idiota, tanto più il fascismo lo fa sentire orgoglioso di sé. Ci sono iniziative da tutte le parti, inaugurazioni, bandiere, preti, fútbol e molto silenzio. Ti tranquillizza non dover pensare, e finisci schiavo di un principe fantoccio. 

*** Osvaldo SORIANO, 1943-1997, giornalista e scrittore argentino,  Fútbol. Storie di calcio, Einaudi, 1998


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#VIGNETTE / Nuovi raduni no-vax (Stefano Rolli)

Stefano ROLLI
'Il Secolo XIX', 12 dicembre 2021, via facebook, qui

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lunedì 13 dicembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Fax ai poeti (Karmelo C. Iribarren)

Non preoccupatevi.
continuate
ad addobbare
i vostri fottuti alberi
di Natale.

Farò io
il lavoro
sporco.

*** Karmelo C. IRIBARREN, 1959, poeta portoghese, Fax ai poeti, da Serie B, 1999, in 'il canto delle sirene', 13 dicembre 2021, qui


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#MOSQUITO / Destra-Sinistra, cultura, democrazia (Francesco De Sanctis)

Oramai siamo giunti a questo, che non sappiamo più cosa è Destra e cosa è Sinistra, e cosa vogliamo e dove andiamo. Ubbidiamo a impressioni reale momentanee, e secondo il vento oggi leviamo a cielo quelle idee che calpestammo ieri, sicché gli uomini anche più reputati si astengono da dichiarazioni troppo assolute e si riserbano sempre un mezzo termine per patteggiare col dimani. 

Molti attribuiscono ciò a difetto di fibra. In un paese sfibrato chi ha fibra è un uomo perduto, o come si dice, compromesso, e si cercano uomini conciliativi; questo è il termine. Se si sapesse dove andare, manco male; perché un paese infine bisogna governarlo secondo la sua temperatura. 

Ma il difetto di fibra è un fenomeno esso medesimo che ha bisogno di una spiegazione. Siamo noi un popolo degenerato e decaduto? Non credo. Esempi mille di coraggio, e di abnegazione proverebbero il contrario. Perché mança la fibra? 

Manca la fibra perché manca la fede. E mança la fede perché manca la coltura. 
E' inutile farci illusioni. La fibra e la fede sono due cose che non si possono avere a volontà. Quando non c'è, non c'è. A nessuno possiamo dire: - Credi e osa. 
Non è che manchi la fede nella patria e nella libertà. Anzi, noi ci vantiamo di aver fede anche nella religione e anche nella umanità. Ma questa fede astratta non basta.
Oggi che si tratta di costruire la patria e la libertà, non basta più gridare: - Viva! e Abbasso! - Ci vuol altro. 
Ci vuole la coltura. Oggi la fede non può nascere che da un complesso di idee non importate, e ripetute a modo di pappagallo, ma acquistate col sudore della fronte e divenute patrimonio nazionale. 

Un paese non è colto perché ci siano molti uomini colti. Ci vuole la irradiazione della coltura in tutti gli strati, o almeno negli strati più elevati. Perché la politica sia possibile, ci vuole almeno una classe politica che abbia fede in certe idee, e le sostenga virilmente e se ne faccia propagatrice. 
Senza questa base, la politica si fa nel vuoto e rimane senza eco e si corrompe subito. 

*** Francesco DE SANCTIS, 1817-1883,  scrittore, critico letterario, politico, Ministro della Pubblica Istruzione e filosofo italiano, La democrazia ideale e reale, a cura di Gennaro Maria Barbuto, Alfredo Guida Editore, 1998


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#VIGNETTE / La tradizione del Covid a Natale (Natangelo)

NATANGELO
'il Fatto Quotidiano', 11 dicembre 2021, via facebook, qui

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domenica 12 dicembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Sappi (Alessandro Bergonzoni)

Sappi 
Che tutti i giorni
Nascono degli infiniti
Nel reparto eternità. 
Sappi

ALESSANDRO BERGONZONI, comico, cabarettista, drammaturgo, scrittore, umorista, attore e paroliere, Sappi, ‘Robinson’, rubrica ‘il pensato del giorno’, 11 dicembre 2021


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#VIGNETTE / Giallo Natal (Stefano Rolli)

Stefano ROLLI
'Il Secolo XIX', 11 dicembre 2021, via facebook, qui

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sabato 11 dicembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Quando mi lascerai... (Edna St Vincent Millay)

Quando mi lascerai tu, a me più caro
oggi d’ogni parola che io scriva,
né più sarai il guardiano del mio cuore
di cui sarà ridata a me la chiave –
e non sarai – come mi sembri ora –
il sole, da cui muove ogni splendore
in un cerchiato nimbo, né un infranto
raggio di luna che si tuffa in mare,
di questo istante mi ricorderò
e piangerò, come mi vedi ora,
la tua pena d’amore, come un fiore
timoroso di morte ma assonnato
che osserva un poco languido e sgomento
il vento in cui disperderà i suoi petali.

*** Edna St. Vincent MILLAY, 1892-1950, poetessa statunitense, da: Poesie di Edna St. Vincent Millay , Crocetti Editore, qui


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#VIGNETTE / E intanto Draghi si interroga (Natangelo)

 

NATANGELO, 1985
'il Fatto Quotidiano', 8 dicembre 2021, via facebook, qui

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venerdì 10 dicembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Per fare un prato (Emily Dickinson)

Per fare un prato occorrono un trifoglio ed un'ape -
un trifoglio ed un'ape
e il sogno!
Il sogno può bastare
se le api sono poche.

*** Emily DICKINSON, 1830-1886, poetessa statunitense, Per fare un prato, II, XCVII, [1755], in Nicola Crocetti, a cura, Emily Dickinson, collana 'diversi', edizioni Corriere della Sera, 2019, traduzione di Margherita Guidacci


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#VIGNETTE / Zaky, una crepa nel muro (Mauro Biani)

Mauro BIANI, 1967
'la Repubblica', 8 dicembre 2021, via facebook, qui

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