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sabato 5 maggio 2018

#SGUARDI POIETICI / Mangiare poesia (Mark Strand)

Cola inchiostro dagli angoli della mia bocca.
Non c’è felicità pari alla mia.
Ho mangiato poesia.

La bibliotecaria non crede ai suoi occhi.
Ha gli occhi tristi
e cammina con le mani chiuse nel vestito.

Le poesie sono scomparse.
La luce è fioca.
I cani sono sulle scale dello scantinato, stanno salendo.

Gli occhi ruotano le orbite,
le zampe chiare bruciano come stoppia.
La povera bibliotecaria comincia a battere i piedi e a piangere.

Non capisce.
Quando mi inginocchio e le lecco la mano,
urla.

Sono un uomo nuovo.
Le ringhio, abbaio.
Scodinzolo di gioia nel buio libresco.

*** Mark STRAND, 1934-2014, saggista, traduttore, poeta statunitense di origine canadese, Mangiare poesia, da Reasons for Moving, 1968, traduzione di Natàlia Castaldi, in 'ilcantodellesirene', 15 marzo 20918, qui
https://en.wikipedia.org/wiki/Mark_Strand


In Mixtura ark #SguardiPoietici qui

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