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venerdì 12 dicembre 2014

#BRICIOLE / Bisogno di pensieri che pungano

Pensiero - Bisogno di pensieri fecondi. Che pungano, non acquietino. E ci dicano: scusate il disturbo, stiamo lavorando per voi.

Apprendimento - Ingurgitiamo. Così pensando di avere dentro ciò che vi abbiamo messo. Bulimia, non apprendimento.

Valori - Una società che dà un prezzo a tutto. Per non dar valore a niente.

Stercorario - Dicesi di un particolare tipo di scarabeo, che ama stare e trafficare tra gli escrementi. Non dicesi, invece, di molti uomini convinti assertori di un atteggiamento realista nei confronti della vita. Se li contraddici, puoi passare per sognatore, o peggio per massimalista. Anziché - più semplicemente - per uno debole di stomaco.

Amarsi - Paura ad amare se stessi. E se poi non ci si vuole più?

Idee - Forse non ci sono più idee. O forse le idee ci sono, ma se ne è dimenticata l’etimologia e non ci sono più occhi capaci di vederle. O teste capaci di contenerle.

Ombra - La linea d’ombra. Che separa il campo dell’illusione da quello del limite. Un confine labile, mobile. Seducente, dolcissimo. Perché varcarlo? Il sole scalda e l’ombra non sempre è refrigerio. E poi il sole, oltre a scaldare, acceca.

Circo - Al circo. Tutti i cuori, e gli occhi, appesi al filo: su in alto. Per vedere se il funambolo ce la fa. O, più probabilmente, per vedere se non ce la fa.

Roccia - Tuttora, la roccia come mito. Tutti d’un pezzo, forti-e-duri, mi-spezzo-non-mi-piego. Ma è un mito di cartapesta, che titillando i muscoli non sollecita il cervello: rassicura solo i teorizzatori della prima impressione. Il fatto è che fa invece paura la fluidità - incontenibile - e la variabilità - sorprendente - dell’acqua: che si adatta, si trasforma. Ghiacciando, evaporando. Facendosi pioggia, nebbia, grandine, neve, ghiaccio. Essendo torrente, cascata, fiume, lago, stagno, mare, oceano. Fa paura la sua vera e irresistibile forza sommersa: capace di sbriciolare qualunque roccia. A ondate o goccia a goccia.

Obiettivo - Definire esattamente un obiettivo: e così perdere di vista tutto il resto. Oppure, guardare sempre tutto: e non vedere mai nulla.

Sperare - Non riuscendo più a sperare nel futuro, cominciare a sperare nel passato. E’ ora di andare dallo psicanalista.

Impressione - Non sempre la prima impressione è quella che conta. Però è quella che dura.

Pensiero - Il pensiero viene prima del ragionamento. Se lo dimentichiamo, i conti potranno anche tornare, ma non sapremo mai perché.

Qualità - Presto e bene raro avviene. Non so per i giapponesi, ma per la nonna questa era qualità totale.

Coperti - Lasciarsi scoprire. Se si gira sempre coperti, non si proverà mai un brivido.

Io-e-Noi - In bilico fra un Io e un noi. All’orizzonte due rischi. Di morire per azzannamento, se prevale l’Io. Per soffocamento, se prevale il noi.

Scegliere - Voler scegliere senza rinunciare. Prendere tutto. Senza avere nulla.

Umanità-e-prossimo - Amare l’umanità e odiare il prossimo. Da qui, le crociate, i lager, i gulag.

*** Massimo Ferrario, in parte via twitter, 2012

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