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giovedì 10 agosto 2023

#FAVOLE & RACCONTI / La volpe e la capretta (Massimo Ferrario)

Un incendio aveva inghiottito la foresta e tutte le pozze d’acqua si erano prosciugate. Gli animali, sfuggiti al fuoco, non avevano avuto altra scelta che entrare con cautela nei paesi lì attorno, in cerca di cibo e acqua.

Così stava facendo una volpe. Sempre più assetata e disperata, si aggirava per le stradine tra le poche casupole di fango di un piccolo villaggio, quando si imbatté in una grande vasca d’acqua che i contadini, specie in quei giorni, conservavano come un tesoro prezioso. 

Era al settimo cielo: non credeva alla sua fortuna. Mentre perlustrava i bordi della vasca, cercando di capire come avrebbe potuto farsi finalmente una grande bevuta, le scivolò una zampa e cadde dentro la vasca, sollevando uno schizzo gigantesco. 
Bevve e poi bevve e poi bevve. 
Ma poi, quando tentò di uscire, provò e riprovò, ma senza successo: le zampe scivolavano lungo le pareti bagnate e lei rifiniva dentro ogni volta. 
Si arrese: trovò la posizione giusta per restare a galla senza spendere energie inutili e attese. Qualcosa sarebbe successo. 

La mattina, all’alba, si sentì chiamare. 
“Che fai lì, bella volpe, ti fai cullare dall’acqua?”. 

Era una capretta che guardava, incuriosita. 
La volpe fu pronta a rispondere. 
“Ho bevuto. E adesso sto facendo il bagno. Non so se sei del villaggio e conosci questa vasca, ma l’acqua è buonissima e bellissima. Con l’incendio che ha distrutto la foresta è una vera fortuna aver trovato questo posto. Avrai sete anche tu. E forse avrai bisogno di una buona rinfrescata. Buttati, ti aspetto.” 

La capra non se lo fece ripetere. Saltò e, con uno spruzzo che inondò il muso della volpe, fu dentro in un attimo. Bevve e nuotò. Nuotò e bevve. Era davvero una delizia, quella vasca. Veniva voglia di non uscire più. 

Poi, però, venne il momento di risalire. E la volpe questo attendeva, paziente. 

La capretta cercò di  spingere le zampe su per la parete. Ma scivolava ogni volta in acqua come era accaduto alla volpe. Cominciò a preoccuparsi. 
“E adesso, amica volpe, che facciamo?” 

La volpe mostrava assoluta serenità. Sorrideva. 
“Nessun problema, cara capretta. Tutto previsto”. 
“Cioè?” chiese la capretta, per nulla tranquillizzata. 
“Semplice: io salgo sulle tue corna. Poi, da lì, sono vicina al bordo della vasca. Con uno sforzo, mi do un colpo e salto fuori. Quando sono fuori ti allungo una zampa e ti aiuto a uscire.” 

Alla capretta si illuminò il musetto: tutti sapevano della furbizia della volpe e anche stavolta era stata dimostrata. Grazie a lei, se ne sarebbe uscita in un attimo. 
La capretta agevolò la volpe nel salire sulla sue corna e la volpe in un attimo fu fuori. 
Non si voltò neppure a salutare. È ancora là che corre. 

*** Massimo FERRARIO, La volpe e la capretta nella vasca, per ‘Mixtura’. Libera riscrittura di un racconto tratto da Harshita Makvana, La volpe e la capra, ‘momjunction.com’, 5 settembre 2022.


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