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martedì 29 novembre 2022

#FAVOLE & RACCONTI / L'Elefante che era troppo grande (Massimo Ferrario)

Un Elefante solitario camminava nella foresta in cerca di amici. 

Vide una Scimmia, la salutò gentilmente e le chiese: “Cara Scimmia, possiamo diventare amici?”
La Scimmia rispose: “Sei troppo grande e non puoi oscillare sugli alberi come faccio io. Mi spiace, non puoi essere mia amica”.

Deluso, l’Elefante proseguì, imbattendosi in un Coniglio. Lo salutò gentilmente e anche a lui chiese: “Caro Coniglio, possiamo diventare amici?”.
Il Coniglio guardò l’Elefante e rispose: "Sei troppo grande per entrare nella mia tana. Mi spiace, non puoi essere mio amico”.

L’Elefante non si arrese e continuò il cammino. 
Vide una Rana sul bordo del sentiero, vicino a un rigagnolo d’acqua. La salutò gentilmente e le chiese: "Cara Rana, possiamo diventare amici?”.
La Rana rispose: “Sei troppo grande e pesante; non puoi saltare come me. Mi spiace, non puoi essere mio amico”.

L’Elefante insisteva. Ogni volta che incontrava un animale della foresta, più piccolo di lui, lo salutava gentilmente e gli chiedeva: “Caro animale, possiamo diventare amici?”. Ma la risposta era sempre la stessa: lui era troppo grande e nessun animale voleva essere suo amico. 

Il giorno seguente, l’Elefante, mentre camminava lento e pacifico godendosi il panorama, fu quasi travolto: tutti gli animali correvano spaventati. Con la proboscide riuscì a fermare un Orso per informarsi su cosa stesse accadendo. L’Orso gli disse che c’era una tigre che stava aggredendo tutti i piccoli animali.

L’Elefante sapeva dove trovare la Tigre. Corse da lei tutto preoccupato e con un barrito che spaventò la foresta intera le urlò: “Per favore, cara Tigre, lascia stare i miei amici. Tu sei grande e grossa, loro sono piccoli e buoni. Non ti hanno fatto nulla. La foresta è la nostra casa: viviamo tutti da amici”.
La Tigre ruggì, infastidita. “Fatti gli affari tuoi: non ho chiesto il tuo parere. Tu sei un Elefante e comportati come credi; io sono una Tigre e faccio la Tigre. Se tu hai amici, sono problemi tuoi: io non ne ho e non li voglio.” 

L’Elefante era buono, ma era pur sempre un grande animale. Si avvicinò alla Tigre, sempre barrendo, e con la grande zampa le sferrò un grande calcio sul muso. La Tigre rimase sbigottita: un altro grande animale aveva osato colpirla. Con il viso dolorante, guardò le dimensioni imponenti dell’Elefante: pensò che non era il caso di andare allo scontro e se ne andò.

All’improvviso, da ogni parte della foresta, sbucarono i piccoli animali: quelli che avevano rifiutato l’amicizia dell’Elefante.  Tra questi, la Scimmia, il Coniglio, la Rana. Ma anche tutti gli altri.
Gli si strinsero tutti attorno per fargli festa e ringraziarlo. 
In coro gli dissero: “Caro Elefante, abbiamo visto e imparato. Non sei troppo grande. Sei della taglia giusta per essere nostro amico”.

*** Massimo FERRARIO, L’Elefante che era troppo grande, per ‘Mixtura’. Libera riscrittura di un breve racconto tratto da Shannon Serpette, scrittrice ed editor statunitense, Elephant and Friends, da 20 Good Short Moral Storie for Kids, in ‘momlovesbest.com’, 1 febbraio 2021


In Mixtura ark #Favole&Racconti di M. Ferrario qui

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