perché è colto ed ha studiato,
fra ogni uomo lui è il più dotto,
questo e quello lui ha imparato.
Con superbia e prepotenza,
sfoggia e impone la sua sapienza,
lui è il più adatto a comandare,
sa distinguere il bene dal male.
Ha di sé una grande stima
e vuol essere il più potente,
ma il suo bene viene prima
di ogni cosa e della gente.
Questo tipo, abbi pazienza,
non è vero che sa tutto,
non è questa la sapienza,
perché a pochi dona il frutto.
Viva allora l’ignoranza,
il “saper di non sapere”,
l’umiltà, la trasparenza
e la voglia d’imparare,
di non credersi onnisciente,
ma per sempre un po’ ignorante.
*** Germana BRUNO, insegnante e scrittrice, Ignoranza e sapienza, facebook, 3 febbraio 2020, qui
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