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venerdì 26 luglio 2019

#SENZA_TAGLI / Ma come fate a dormire la notte? (Cecilia Sarti Strada)

Fatti: nei primi sei mesi di quest'anno è morta in mare una persona per ogni sei che sono arrivate in Italia. Nello stesso periodo dell'anno scorso erano 1 su 18.

Fatti: i dati - i dati, non le chiacchiere di mio cugino Gigi - mostrano che le persone partono indipendentemente dalla presenza delle navi di soccorso. Volontariamente o obbligate, partono lo stesso. Non partono "perché ci sono in mare le Ong". Partono perché la politica ha fallito. Perché la politica non ha eliminato (al contrario, ha agevolato) il traffico di esseri umani. Partono perché la politica non crea canali di accesso sicuri e legali. Non partono "per causa nostra", caro Governo: partono per causa vostra.

Fatto: oggi sono morte 150 persone in mare. Contare fino a centocinquanta, prego, usando nomi di persone che conoscete. Matteo, Luigi, Francesca, eccetera. Una strage. Altrettante, pare, sono state riportate in Libia a farsi violentare, rapinare, picchiare, e poi farsi rimettere in mare. Contare fino a centocinquanta, possibilmente così: Giovanni, corrente elettrica e bruciature di sigarette. Maria, violentata trenta volte. Andrea, bastonate sulla pianta dei piedi. E tornati in Libia si ricomincia.

Fatto: oggi in mare c'è stata una strage. 
Fatto: il nostro governo fa di tutto per ostacolare il soccorso in mare.

Domanda: ma come fate a dormire la notte? Pronto, ministro Di Maio? Pronto, ministro Salvini? Come diavolo dormite la notte? Almeno ditelo, "ci va bene così". Non nascondetevi dietro le balle, le calunnie, gli insulti, le supercazzole. Dite: "La gente crepa, lo sappiamo, e ci va benissimo così".

Centocinquanta persone vi stanno guardando dal fondo del mare. 

*** Cecilia SARTI STRADA, sociologa, già presidente di Emergency, facebook, 25 luglio 2019, qui


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