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mercoledì 17 luglio 2019

#LINGUA_ITALIANA / 'Non' (Vera Gheno)

"A me mi" NON è per forza pleonastico.
I femminili professionali NON sono uno stupro dell'italiano.
I giovani d'oggi NON parlano peggio dei giovani di una volta.
I lessicografi NON scelgono le parole da inserire nel vocabolario in base al loro gusto.
I neologismi NON sono segnale della morte di una lingua, ma della sua vita.
I social NON sono la rovina dell'italiano.
Il dialetto NON è "sbagliato", va solo usato nei contesti giusti.
In italiano la doppia negazione NON equivale a un'affermazione.
Iniziare una frase con una congiunzione NON è sbagliato.
La grammatica NON è immutabile.
La risposta a un quesito linguistico NON è quasi mai semplicemente "è giusto" o "è sbagliato".
L'italiano NON sta morendo.
NON è detto che quello che abbiamo studiato trent'anni fa sia ancora valido, soprattutto in campo linguistico.
Se personalmente NON abbiamo mai sentito una certa parola, NON vuol dire che NON esista.
Sostituire l'italiano con l'inglese NON ci farà parlare meglio nessuna delle due lingue.
Un dialetto NON è la versione corrotta dell'italiano.

*** Vera GHENO, sociolinguista, saggista, facebook, 16 luglio 2019, qui



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