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venerdì 14 giugno 2019

#SPILLI / L'anima, in politica (Massimo Ferrario)

Almeno per il M5s, si continua a evocare il rischio di perdere l'anima.
Ma un rischio non può che riguardare qualcosa di futuro. 
E manca ogni rischio di perdere l'anima quando l'anima si è già persa. 
Da tempo.
O forse non la si era mai avuta: rifuggendo con disprezzo saccente e arrogante distinzioni considerate antiquate (come destra e sinistra) e inseguendo il mito del post (post-ideologico e post-tutto).

Del resto, anche in questo, i venditori del nuovo, non vendono nessuna novità.
Impossibile trovare un'anima, tra partiti e politici come altrove, se nessuno sa sa più l'anima cos'è.

Almeno in politica, è questo che spiega tutto. 
Più di ogni dottissima riflessione politico-sociologica.
Più di ogni sofisticatissima indagine sui flussi
I flussi vanno e vengono appunto perché mancano gli argini
E gli argini non esistono più perché non servono più: a contenere l'anima.
Quell'anima che dà un senso, un contenitore, una visione.
E attrae anime simili, pur plurali e dialettiche, che cercano di procedere nella stessa direzione: dando corpo (tentando di dare corpo), in un processo incessante e anche 'ostinato e contrario', a principi, valori, passioni.
Mediando. Ma senza cedere a snaturamenti, tradimenti, abiure.
Perdendo, quando necessario, ma sempre senza perdersi: per aver perso l'anima.

*** Massimo FERRARIO, L'anima in politica, per Mixtura

Leo (@Pata_Leo), 1985  
caricaturista colombiano
via pinterest

In Mixtura ark #Spilli di Massimo Ferrario qui

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