di aringhe che trascina le sue reti sull'acqua.
Altri dicono che è la vedova di un vecchio pescatore
che con ferri scintillanti si intreccia lo scialle della solitudine.
Non lo so. Sono stupito da tanta immobilità.
Mi turba che la notte si sia fermata.
*** Werner ASPENSTRÖM, 1918-1977, poeta svedese, La luna, da Litania, 1952, in 'ilcantodellesirene', 7 giugno 2019, qui
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