Ma quasi come un'equazione, implacabile e matematica, quando c'è quel ragazzo che ti sembra il più duro di tutti, quello che ti sfida, che rompe cose, che non sta mai fermo e mai zitto, quello responsabile del grosso delle tue rughe precoci e anche di un paio di capelli bianchi, quello che in sala insegnanti ometti perfino il soggetto, ormai dici solo "che ha combinato oggi?", quello che ogni tanto il pensiero "ora lo chiudo nell'armadio e butto via la chiave" ti viene, poi non lo fai ma ti viene, lo studente che nessuno vorrebbe mai perché è una rogna, perché con lui è impossibile far lezione, quanta paura ci fa, eh?, e invece quel ragazzo è quasi sempre anche quello che ti sta chiedendo più aiuto, quello che ha più bisogno di te, quelle mani e quella voce mai ferme sono uno sbracciarsi continuo pur di sapersi visto, pur di sapere che c'è qualcuno anche per lui, una disperata lotta per dimostrare al mondo di essere qualcosa e non niente, urlo senza voce, pugni che sbattono dietro il vetro di una macchina che corre via, sopra strade senza amore e verso un posto senza sogni.
Alla fine è per quello, soprattutto per quello che siamo lì: per far vedere che da qualche parte, un po' d'amore e un po' di sogni, ci sono per tutti.
Soprattutto per lui.
*** Enrico GALIANO, insegnante e scrittore, facebook, 4 aprile 2019, qui
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