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sabato 2 marzo 2019

#SGUARDI POIETICI / Quelli che non si chiamano come te (Giuseppe Caliceti)

Io penso che anche
il Ministro dell’Odio
se fosse un migrante,
vorrebbe solo essere accolto.
Io penso che
il Ministro dell’Odio
se fosse ancora un bambino,
vorrebbe entrare a scuola
con gli altri bambini
e non essere cacciato da scuola
o lasciato in balia delle onde
su un motopeschereccio.
Io penso che anche
il Ministro dell’Odio,
se avesse bisogno di aiuto,
vorrebbe essere aiutato.
Semplicemente.
Io penso che anche
il Ministro dell’Odio
se non fosse italiano,
non vorrebbe che qualcuno
gli dicesse in faccia:
“Prima gli italiani”.
E se non fosse neppure
inglese o francese,
non vorrebbe che qualcuno
gli dicesse in faccia:
“Prima gli inglesi o i francesi”.
Io penso che anche
il Ministro dell’Odio,
se ci fossero cento o mille
che non si chiamano
come lui,
non vorrebbe che qualcuno
gli dicesse: “Prima tutti quelli
che non si chiamano come te”.

*** Giuseppe CALICETI, 1964, maestro e scrittore, Quelli che non si chiamano come te, 'strisciarossa', 13 febbraio 2019, qui 



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