#SPILLI / Giunta del Senato e caso Salvini-Diciotti: ma ci si rende conto? (Massimo Ferrario)

Secondo il presidente della Giunta Elezioni e Immunità del Senato Gasparri i fatti della Diciotti, erano “parte di un tentativo strategico dell’Esecutivo di risolvere in maniera strutturale il problema dell’immigrazione irregolare“. La giunta, continua il documento del presidente, “non può che limitarsi al riscontro delle finalità indicate dalla legge costituzionale, senza estendere la propria valutazione alla scelta dei mezzi per conseguirle”.

Nessun reato, quindi: il sequestro di 177 persone è invalutabile perché fa parte di una strategia.

Domanda.

E se, per assurdo, sempre per il "tentativo strategico dell'esecutivo di risolvere in maniera strutturale il problema dell’immigrazione irregolare“, per rafforzare il tentativo stesso alzando la voce nei confronti dell'Europa, si fosse deciso di procedere a tortura, a campione o di tutti i 177 sequestrati, o addirittura, sempre in un crescendo di forza esibita al fine di ottenere gli obiettivi prefissati, si fosse cominciato a sparare ad alcuni di loro?

Anche questo tutto 'normale'? Insindacabile? Tutto assolto nel nome della strategia di risolvere il problema dell'immigrazione?

Ma ci si rende conto di quello che si sta affermando? 

E' politica, questa? 

O è la più brutale e vigliacca affermazione, per giunta dall'alto di scranni istituzionali, in un Paese che vuole essere (ancora) democratico e che si ispira (ancora) ad una Costituzione, della legge disumana dell'"homo homini lupus" e, in contemporanea, della squallida giustificazione, sempre e comunque, dei 'mezzi' in funzione dei 'fini', anche quando i 'mezzi' non sono mezzi (e dunque 'cose'), ma sono 'esseri umani' in carne ed ossa in tutto simili a chi ha deciso di trattarli come cose o, peggio, come scarti? 

*** Massimo FERRARIO, Giunta del Senato e caso Salvini-Diciotti: ma ci si rende conto?, facebook, 13 febbraio 2019, qui

Vedi FQ, Diciotti, Gasparri: “No autorizzazione a procedere per Salvini. Atti di Conte e Di Maio siano mandati ai giudici di Catania”, 'ilfattoquotidiano.it', 13 febbraio 2019, qui

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