Solitudine.
Sei come uno specchio d'acqua lacustre dove foglie e nuvole riflesse si frappongono alla tua immagine, divertendoti.
Sei come un'ora che suona come un gong e ti scuote dal torpore di un pensiero stanco.
Sei come il sibilo del vento, serpente che ti striscia vicino l'orecchio e tu rimani immobile.
Sei come l'antico acquedotto, dove da secoli scorre solo il Tempo.
Sei come un salto nel vuoto, un volo senza orizzonti, un atterrare senza pista.
Solitudine è parola non detta, sacro silenzio, vita sospesa in attesa di tornare a vivere.
Quel lontano rumore del mondo lo senti così lontano che ti fa piacere che esista anche lui.
E poi di nuovo il suono del gong. L'ora che ti passa accanto e tu non te ne accorgi... O forse si ma fai finta di niente. Ecco lo Spazio che ti parla, il cielo che ti guarda e la terra che ti sostiene.
Solitudine è la radice che ti àncora l'io nella mareggiata dell'anima.
*** Stefano GRECO, consulente, formatore, saggista, facebook, 13 febbraio 2019, qui
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