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lunedì 8 ottobre 2018

#SENZA_TAGLI / Un diamante è per sempre, i diritti no (Andrea Colamedici)

Un diamante è per sempre, un diritto no. Bisognerebbe ricordarlo ogni giorno, mentre spariscono diritti che sembravano conquistati una volta per tutte. Ma i diritti sono come i piatti rotanti sui bastoni dei giocolieri: hanno bisogno di cura costante, di non smettere mai di ruotare, e se non ricevono carezze equilibrate prima barcollano e poi cadono a terra. Diritti delle donne, diritti delle minoranze, diritti dei cittadini: ogni diritto esiste solo se qualcuno si occupa di mantenerlo in vita. Se si abbassa la guardia, se ci si distrae, il diritto cade.
A quel punto non resta che ricominciare da capo: rimettere un piatto in equilibrio sul bastone non è mai facile per i giocolieri, richiede un tempo che avremmo potuto spendere nel fare ruotare altri piattini, altri diritti. 

In questo momento molti piatti cruciali sono in bilico, messi lì con fatica, lotta, costanza, frutto di uno sforzo comune e prolungato, e rischiano di sfasciarsi per terra. Molti altri piatti in questi mesi sono già caduti, e una marea di rabbiosi non si accorge del proprio masochismo: distruggendo quei piatti distruggono se stessi. Ma la rabbia è troppa, e chi la manovra ha un sadico gusto per i cocci. Nel frattempo, una parte dei giocolieri - una parte di chi lotta quotidianamente per i diritti umani - si dispera per la scarsa riuscita dello spettacolo, e interrompe la propria esibizione. 
Per favore, non fatelo. Non possiamo permettercelo: distrarci adesso può essere letale. È il modo migliore per far cadere tutti i piatti insieme. È di queste ore, ad esempio, la notizia "Boldrini rottamata", l'iniziativa di un gruppo di deputate leghiste che ha eliminato dal gergo di Camera e Senato le definizioni al femminile. "Ministra", "Traduttrice" e affini non compariranno più. Rifaranno posto, spiegano, a formule come “il signor ministro Paola Rossi". È un piattino da caffè, certo, ma è esemplare: sta lì a ricordare che persino le battaglie apparentemente minori verranno riassorbite. A Verona oggi è stata approvata una mozione contro l'aborto, votata dalla giunta leghista e dalla capogruppo locale del PD. È l'ennesima dimostrazione - anche se non ce n'era bisogno - che non sarà la politica (di nessun colore) a far girare i piatti, a prendersi cura dei diritti. Tocca a noi, cittadini attivi, fare i giocolieri. È una sfida enorme, ma se ci riesce sarà uno spettacolo grandioso.

*** Andrea COLAMEDICI, facebook, 5 ottobre 2018, qui


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