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martedì 4 settembre 2018

#SGUARDI POIETICI / Come chi, ferito (Giancarlo Pontiggia)

Come chi, ferito
a morte dalla vita, dalla storia, all'improvviso
si sveglia, è un mattino di luce che tripudia
nell'anfora - scura, severa -
delle stanze, vede 
il celeste del tempo che spiove
da un pertugio di persiana, è la polvere
del mondo che si accende, si sperpera
in baluginii di ambra
com'è dolce, pensa, il fiore
neghittoso dell'esistere, e si siede,
contempla
la teoria semplice delle cose, le sue,
che furono, una per una - lumi ombre disfatte -
sospese 
nella loro formula di caso
e di ordine

e ride.

*** Giancarlo PONTIGGIA, 1952, poeta, scrittore, critico, Come chi, ferito, da Il moto delle cose, Mondadori, 2017. 
Anche in 'Poesia', settembre 2018.


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