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mercoledì 15 agosto 2018

#SGUARDI POIETICI / Qualche parola sull'anima (Wislawa Szymborska)

L'anima la si ha ogni tanto. 
Nessuno la ha di continuo 
e per sempre. 

Giorno dopo giorno, 
anno dopo anno, 
possono passare senza di lei. 

A volte nidifica un po’ più a lungo 
sole in estasi e paura dell’infanzia. 
A volte solo nello stupore 
dell’essere vecchi. 

Di rado ci dà una mano 
in occupazioni faticose, 
come spostare mobili, 
portare valigie 
o percorrere le strade con scarpe strette. 

Quando si compilano moduli 
e si trita la carne 
di regola ha il suo giorno libero. 

Su mille nostre conversazioni 
partecipa a una, 
ed anche a questo non necessariamente, 
poiché preferisce il silenzio. 

Quando il corpo comincia a dolerci e dolerci, 
smonta di turno, alla chetichella. 

È schifiltosa, 
non le piace vederci nella folla, 
il nostro lottare per un vantaggio qualunque 
e lo strepito degli affari la disgustano. 

Gioia e tristezza 
non sono per lei due sentimenti diversi. 
È presente accanto a noi 
solo quando essi sono uniti. 

Possiamo contare su di lei 
quando non siamo sicuri di niente 
e curiosi di tutto. 

Tra gli oggetti materiali 
le piacciono gli orologi a pendolo 
e gli specchi, che lavorano con zelo 
anche quando nessuno guarda. 

Non dice da dove viene 
e quando sparirà di nuovo, 
ma aspetta chiaramente simili domande. 

Si direbbe che 
così come lei a noi, 
anche noi 
siamo necessari a lei per qualcosa.

*** Wislawa SZYMBORSKA, 1923-2012, poetessa e saggista polacca, premio Nobel per la Letteratura nel 1996,  Qualche parola sull'anima, da Pietro Marchesani, a cura, Wislawa Szymborska. Opere, Adelphi, 2008.
Anche in 'losguardopoIetico', n. 334, 15 maggio 2014 (pubblicazione a circolazione riservata)
https://it.wikipedia.org/wiki/Wis%C5%82awa_Szymborska


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