Pagine

lunedì 19 febbraio 2018

#SGUARDI POIETICI / La penultima volta (Michel Faber)

Non sapevamo mai
quando sarebbe stata
l’ultima volta.
Era importante
non saperlo.

Facevamo l’amore
la penultima volta,
sempre la penultima volta,
tante volte
quanto il tempo ne concedeva.

Andavamo a letto
e accostavamo le teste,
cercando di scoprire
dov’eri andata.

La tua malattia era un terreno
vasto ma, in un modo o nell’altro,
ancora e sempre,
ti trovavamo.

*** Michel FABER, 1960, scrittore olandese,  La penultima volta, da Undying. Una storia d’amore, traduzione di Luca Manini, La nave di Teseo, 2017.
Segnalato in 'ipoetisonovici.com', 15 febbraio 2018, qui
https://it.wikipedia.org/wiki/Michel_Faber


Testo originale (The Second-LastTime)
We never knew
when would it be
the last time.
It was important
not to know.

We made love
the second-last time,
always the second-last time,
as many times
as time allowed.

We’d go to bed
and put our heads
together, trying to find
where you had gone.

Your illness was a vast
terrain, but somehow
again and again
we found you.

Nessun commento:

Posta un commento