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giovedì 30 novembre 2017

#SGUARDI POIETICI / Chiarore residuo (Raymond Carver)

Scende il crepuscolo. Poco fa è caduta
un po’ di pioggia. Si apre un cassetto e dentro ci si trova
la foto di un uomo e ci si rende conto che ha solo altri due anni
di vita. Lui questo non lo sa, è chiaro,
è per questo che posa sorridente davanti all’obiettivo.
Come può sapere cosa gli sta mettendo radici nella testa
in quel momento? Se si guarda verso destra
tra i rami e i tronchi, si intravedono
macchie rossastre di chiarore residuo. Non ci sono ombre, né
chiaroscuri. L’aria è umida e calma...
Lui continua a posare sorridente. Rimetto la foto
a posto con le altre e concentro
invece l’attenzione sul chiarore residuo lungo i monti lontani,
che si posa dorato sulle rose del giardino.
Poi non posso fare a meno di lanciare un’altra occhiata
alla foto. Il suo ammiccare, il gran sorriso,
l’inclinazione spavalda della sigaretta.

*** Raymond CARVER, 1938-1988, scrittore e poeta statunitense, Chiarore residuo, traduzione di Riccardo Duranti, 1988, Minimum Fax, 2001.
Segnalato anche in 'digilander', qui
https://it.wikipedia.org/wiki/Raymond_Carver


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