Una donna forte è una donna che sta
in punta di piedi a sollevare pesi
mentre cerca di intonare il Boris Godunov.
Una donna forte è una donna intenta
a svuotare il pozzo nero degli anni,
e mentre spala racconta
di come non le importa di piangere, il pianto stura
i dotti lacrimali, e vomitare
sviluppa gli addominali, e
continua a spalare tirando su
dal naso.
Una donna forte è una donna nella cui mente
una voce ripete, te l’avevo detto,
brutta cattiva, puttana, musona, strillona, strega,
rompipalle, nessuno ricambierà mai il tuo amore,
perché non sei femminile, perché non sei
dolce, perché non stai zitta, perché
non sei morta?
Una donna forte è una donna determinata
a fare qualcosa che altri sono determinati
a non farle fare. Cerca di sollevare il coperchio di piombo
di una cassa da morto. Cerca di alzare
con la testa un tombino. Prova
a sfondare a testate una parete d’acciaio.
La testa le fa male. Chi aspetta che il buco
sia fatto dice, più in fretta, sei così forte.
Una donna forte è una donna che sanguina
dentro. Una donna forte è una donna che si fa
forte ogni mattina, mentre i denti s’allentano
e la schiena duole. Ogni bambino,
un dente, sentenziavano le levatrici, ed ora
ogni battaglia una ferita. Una donna forte
è un mucchio di cicatrici che fanno male
quando piove e di ferite che sanguinano
quando le urti e di memorie che si svegliano
di notte e marciano avanti e indietro.
Una donna forte è una donna che ha bisogno assoluto d’amore
come d’ossigeno oppure diventa cianotica.
Una donna forte è una donna che ama
fortemente e piange fortemente e fortemente
è terrorizzata e ha forti desideri. Una donna forte è forte
in parole, opere, relazioni, sentimenti,
non è forte come una roccia ma come una lupa
che allatta i suoi piccoli. La forza non è in lei, ma lei
la mette in moto come il vento che gonfia una vela.
Ciò che le dà sollievo è che gli altri la amino
ugualmente per la sua forza e la debolezza
da cui sgorga, lampo da una nuvola.
Il lampo abbaglia. Nella pioggia, si sciolgono le nuvole.
Solo l’acqua delle relazioni rimane,
e ci attraversa. Forti ci facciamo
l’una con l’altra. Finché non saremo forti tutte assieme
una donna forte è una donna fortemente spaventata.
*** Marge PIERCY, 1936, Per donne forti, poetessa statunitense, traduzione di Loredana Magazzeni, dall’antologia AA.VV, Corporea, il corpo nella poesia femminile contemporanea di lingua inglese, Le Voci della Luna Poesia 2009, 'imperfetta ellisse', 7 settembre 2009, qui
https://en.wikipedia.org/wiki/Marge_PiercyIn Mixtura altri contributi di Marge Piercy qui
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Testo originale (For Strong Women)
A strong woman is a woman who is straining.
A strong woman is a woman standing
on tiptoe and lifting a barbell
while trying to sing Boris Godunov.
A strong woman is a woman at work
cleaning out the cesspool of the ages,
and while she shovels, she talks about
how she doesn't mind crying, it opens
the ducts of the eyes, and throwing up
develops the stomach muscles, and
she goes on shoveling with tears
in her nose. A strong woman is a woman in whose head
a voice is repeating, I told you so,
ugly, bad girl, bitch, nag, shrill, witch,
ballbuster, nobody will ever love you back,
why aren't you feminine, why aren't
you soft, why aren't you quiet, why
aren't you dead?
A strong woman is a woman determined
to do something others are determined
not be done. She is pushing up on the bottom
of a lead coffin lid. She is trying to raise
a manhole cover with her head, she is trying
to butt her way through a steel wall.
Her head hurts. People waiting for the hole
to be made say, hurry, you're so strong.
A strong woman is a woman bleeding
inside. A strong woman is a woman making
herself strong every morning while her teeth
loosen and her back throbs. Every baby,
a tooth, midwives used to say, and now
every battle a scar. A strong woman
is a mass of scar tissue that aches
when it rains and wounds that bleed
when you bump them and memories that get up
in the night and pace in boots to and fro.
A strong woman is a woman who craves love
like oxygen or she turns blue choking.
A strong woman is a woman who loves
strongly and weeps strongly and is strongly
terrified and has strong needs. A strong woman is strong
in words, in action, in connection, in feeling;
she is not strong as a stone but as a wolf
suckling her young. Strength is not in her, but she
enacts it as the wind fills a sail.
What comforts her is others loving
her equally for the strength and for the weakness
from which it issues, lightning from a cloud.
Lightning stuns. In rain, the clouds disperse.
Only water of connection remains,
flowing through us. Strong is what we make
each other. Until we are all strong together,
a strong woman is a woman strongly afraid.
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