Perdere il referendum in modo così rovinoso, dopo averlo politicizzato in modo così estremo, e riproporre un governo fotocopia di quello precedente è a metà tra la miopia politica e la volgarità morale. Vedere nuovamente Alfano, Poletti, Lorenzin, Boschi, Madia, Del Rio giurare sorridenti sulla Costituzione, come se il 4 dicembre non fosse accaduto nulla, genera rabbia e disgusto.
Serviva un governo istituzionale, guidato dal Presidente del Senato Grasso, con il mandato di fare una legge elettorale per poi ritornare alle urne, perché il cuore pulsante della democrazia è dare voce ai cittadini e votare, con tutta la bellezza e i rischi che ciò può comportare.
Invece, il potere si rinchiude ancora una volta a difesa di se stesso senza fare autocritica.
Toccherà a noi stanarlo, abbandonando le tastiere e dando vita ad un ciclo di lotte che ripartano dal reddito, dalla scuola e dalla dignità del lavoro, isolando le spinte xenofobe e i desideri di altri uomini forti contro questa palude, voluta da Renzi stessi, per poter riproporsi tra pochi mesi come l'uomo del destino.
*** Matteo SAUDINO, insegnante di filosofia e storia, Governo disgustoso, 'facebook', 13 dicembre 2016, qui
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