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domenica 6 novembre 2016

#SGUARDI POIETICI / Uovo (Sebastiano Gatto)

Va da sé che pare un uovo
enorme
la testa che rapata
esce dalle lenzuola;
sotto, per contro, nient’altro che niente.
Capire com’è che non crolli,
in quei bambini,
la convinzione che ciò sia una madre
– la loro – è un mistero.
Lei delira e loro l’ascoltano,
ride beota, ma l’amano ancora.

I libri di testo riportano
come diversamente ha effetto
nel malato e nei familiari
l’idea di inguaribilità.

*** Sebastiano GATTO, 1975, scrittore, traduttore, poeta, Uovo, da Sebastiano Gatto, Voci dal fondo, LietoColle, 2015. Anche in 'Poesia, di Luigia Sorrentino', 5 maggio 2016, qui

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