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domenica 6 novembre 2016

#MOSQUITO / Nessun animale, come l'uomo (Giovanni Soriano)

Un politico corrotto fino al midollo; un tiranno con la bava alla bocca; un prete pedofilo; un burocrate che puzza di cadavere; un moralista dalla lingua biforcuta; un cortigiano servile e ambizioso; un traditore prezzolato… Fobie escluse, nessun animale – blatta, verme o ragno che sia – è capace di provocarci maggior ripugnanza di certi esseri umani.

*** Giovanni SORIANO, 1969, scrittore, aforista, psicologo, Malomondo. In lode della stupidità, Fazi, 2013. 
Anche in 'aforismario.net', qui

2 commenti:

  1. Bhe su questo ho dei dubbi. La natura è ricca di esempi che fanno rabbrividire. Per esempio le Ichneumonidae che avevano tanto impressionato Darwin da fargli scrivere: "Non posso convincermi che un Dio benevolo e onnipotente avrebbe creato seguendo un disegno le Ichneumonidae (un tipo di vespa parassita) con l’intenzione specifica che trovassero il nutrimento nei corpi vivi dei bruchi...". Questi insetti usano una varietà di organismi ospiti, come i ragni o i bruchi. La preda viene punta e paralizzata (ma non uccisa), la quale depone le sue uova all'interno della povera vittima. Dopo la schiusa delle uova, le larve delle "aguzzine" la mangiano lentamente dall'intero, portandola ad una morte lenta e dolorosa.
    Hanno bisogno che la preda viva prchè finche vive loro possono mangiare e quindi la spolpnao dall'interno senza però ledere le funzioni vitali.
    E questo è solo un esempio tra i tanti esistenti in natura. In natura troviamo di tutto (è per questo che l'espressione "secondo natura" non ha senso). Ma non ha neanche senso dire che i nostri comportamenti sono "meglio" o "peggio" di certi animali.

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  2. Stefano, come sempre grazie per l'intervento: partecipiamo sempre meno alle discussioni (non solo qui) e quindi, quando questo avviene, tappeto rosso...;-)

    Fammi solo sintetizzare due piccole annotazioni a quanto scrivi.
    (1) - A mio avviso la frase di Soriano, qui riportata come stimolo, è ovviamente provocatoria e paradossale. Che la 'natura', animali compresi, non sia 'buona' come spesso piace credere, è indubbio: la violenza incontrollata e (apparentemente) senza senso con cui terremoti e altri eventi catastrofici si abbattono ogni tanto sul pianeta sembra essere il vero principio di funzionamento della 'vita'. E non è un caso che alla 'natura', appunto, si cerchi di contrapporre, almeno come tentativo di contenimento, la 'cultura'. Che però è cosa che riguarda (dovrebbe riguardare) i particolari animali che noi siamo.

    (2) - E' appunto tenendo presente che gli esseri umani sono (dovrebbero essere) dotati di qualcosa in più rispetto ad ogni altro essere vivente (comprese le 'ichneumonidae' di cui nulla sapevo: ma che mi pare siano comunque in buona e grande compagnia di altre specie che per vivere uccidono), che tenderei a condividere il pensiero provocatorio della frase citata. Non faccio naturalmente l'avvocato difensore di nessuno, ma mi sembra che Soriano qui non tocchi il tema della natura più o meno 'buona': si limita a parlare di 'ripugnanza' per taluni comportamenti umani (ad esempio superiore allo schifo provocato dalle blatte), e in effetti, per la particolare specie cui apparteniamo, dovremmo essere consapevoli di cosa facciamo e essere capaci di tenere (un po') sotto controllo quegli istinti che invece ('giustamente') spingono il leone a uccidere e a mangiarsi la gazzella (in modo 'crudele' solo per chi vede crudeltà in un semplice atto 'naturale'). Per noi esseri umani, si può discutere del peso e della gravità di certe ripugnanze: entriamo in un campo soggettivo e opinabile. Che però alcune azioni che vediamo spesso compiere attorno a noi da sedicenti simili producano spesso un legittimo disgusto, mi sembra indubbio. Anzi, direi che è sano che questo avvenga. Il punto è che forse questo disgusto, almeno per la maggioranza, non è sufficientemente... disgustoso: se no, avremmo già modificato certi nostri costumi davvero ripugnanti.

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