Sto per confessare qualcosa che potrebbe sconvolgervi. Siete pronti? Siete seduti? Bene.
Non voglio avere bambini.
Lasciatemi spiegare, non sto dicendo che non li voglio adesso, né che li vorrò solo dopo il matrimonio, dopo aver pagato le tasse universitarie o dopo aver comprato una casa. Non ci sono eccezioni a questa dichiarazione.
Non voglio avere figli, mai.
Se devo essere onesta, è soprattutto perché non mi piacciono i bambini e non sono brava con loro. Ho passato la mia vita da figlia unica e l'ho adorata. Potrei essere il simbolo della "Sindrome del figlio unico": viziata, concentrata sui miei obiettivi, impaziente ecc. Per questo non ho una grande esperienza con i bambini. Non ho mai preso in braccio un neonato (no, non voglio tenere il vostro, grazie). Mi sento molto a disagio con loro, non so come interagire con un ragazzino sotto i 12 anni. I bambini sono un mistero per me.
La mia infanzia solitaria mi ha anche reso introversa ed egoista. Riconosco che non è una combinazione vincente se ti ritrovi a dover sacrificare i tuoi bisogni per badare a un altro essere umano che non sa ancora cavarsela da solo. Non ho alcun desiderio di cambiare, questo è ciò che sono e mi piace. Mi piace la mia vita attuale e quella senza figli che immagino per il mio futuro.
Non intendo scagliarmi contro quanti hanno dei figli. Se è questo quello che vogliono, sono liberi di averlo. Essere genitore è straordinario e ti fa sentire completo e felice. Insomma è fantastico, ma non è per tutti.
Viviamo in una società (e in un mondo, direi) dove è dato per scontato che il desiderio "prestabilito" di una donna sia avere un figlio. Mettere al mondo la prole è direttamente collegato all'essere donna e a quello che una donna "dovrebbe" diventare, così tanto che, se non vuole avere figli, si pensa che abbia qualcosa di sbagliato. Non ha seguito le norme sociali che determinano ciò che ci si aspetta da lei, ergo è "difettosa". Vale meno delle donne che hanno deciso di far funzionare a pieno il loro apparato riproduttivo. O peggio, è confusa su suoi stessi desideri, non conosce a pieno sé stessa e con il tempo cambierà idea (oppure con le paternali su come una donna "vera" dovrebbe naturalmente desiderare di essere madre). Se pensate che stia esagerando, non siete mai stati nei panni di una donna che esprime apertamente il suo desiderio di non essere madre. Credetemi, m'imbatto in questa banale retorica ogni giorno.
C'è qualcosa che non va in questi stereotipi su come dovrebbero essere le donna e su cosa dovrebbero desiderare (grazie, patriarcato). Credo che ci siano poche cose a questo mondo più frustranti dell'esprimere liberamente come ti senti e sentirti dire che sei "sbagliata". La risposta che mi danno quando parlo della mia volontà di non essere madre è: "Ma sei giovane, cambierai idea! Per la cronaca, ho 22 anni. È ovvio che sono ancora giovane, ma questo non significa che non sia capace di maturare una conclusione razionale su ciò che sono e cosa voglio per la mia vita, mi capite? Il trattamento superficiale che ricevi quando parli di qualcosa che fa parte di te e della tua realtà è davvero irritante e sembra quasi privarti della tua stessa umanità. Dovremmo riconoscere il sessismo di queste idee ed il pregiudizio sessuale che nascondono. Non tutte le donne possono avere bambini, così come non tutti coloro che possono averne sono donne. Gli stereotipi come questi, legati al genere sessuale, sono molto pericolosi perché rifiutano di guardare oltre il percorso prestabilito, che diventa molto selettivo per coloro che non ci rientrano alla perfezione.
Maturando la decisione di non volere figli, durante l'adolescenza e negli ultimi anni, ho assorbito involontariamente molte di queste idee su chi "dovrei" essere in quanto donna, e su cosa "dovrei" desiderare e sentire. Si parla tanto di quest'istinto materno che le donne in età fertile dovrebbero avvertite e del loro desiderio di famiglia. Io non ho provato nulla di tutto questo. Rifiutavo il pensiero di avere un figlio invece di sentirmi appagata. Non capivo. Cosa c'era di sbagliato in me?
Poi, circa un anno fa, la scioccante rivelazione:
Non c'è proprio nulla di sbagliato in me.
Non voglio avere figli, va bene così. In fin dei conti, questo non mi rende meno donna Non sono sbagliata. Non sono in errore. Conosco me stessa, ho il mio valore come persona, unica e autonoma, e questo valore non dipende dal fatto che usi il mio corpo per riprodurmi. Non desiderare la maternità non mi rende migliore o peggiore di chi vuole avere figli. È una scelta che ho fatto per me stessa e non è meno valida della scelta di essere madre. Questa questione arriva al cuore del femminismo perché riguarda la libertà di prendere decisioni senza essere giudicata.
Detto questo, se conoscete qualche bravo gattino in cerca di una casa, chiamatemi. Vado matta per i gatti.
*** Jessica BURNELL, ricercatrice statunitense, Non voglio avere figli. Mai, 'L'Huffington Post', 6 marzo 2015, qui - Questo post è apparso per la prima volta su Femsplain.com ed è stato ripreso, con le relative foto, da The Huffington Post Usa. Il post è stato tradotto dall'inglese da Milena Sanfilippo
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