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mercoledì 2 dicembre 2015

#SGUARDI POIETICI / Solo e niente più che uomini (M. Ferrario)

Pensando alle guerre, al terrorismo, 
al degrado del Pianeta

Mi ha detto:
«Guardati in giro, 
come si fa ad avere ancora fiducia 
nell'uomo?».
Gli ho detto:
«Hai ragione,
come si fa ad avere ancora fiducia 
nell'uomo?».

Mi ha domandato:
«E allora?».
Gli ho domandato:
«In cos'altro possiamo avere fiducia?».

Si è confidato:
«Io sono disperato».
Ho concordato:
«Anch'io, sono disperato».

Ha insistito:
«Non ho più speranza»
Ho confermato:
«Anch'io, non ho più speranza».

Mi ha domandato:
«Quindi anche tu hai smesso di 
sperare?»
Gli ho risposto:
«No, io spero 
- ma senza speranza, disperatamente».

Ha commentato:
«Ti contraddici».
Ho ammesso:
«Sì, mi contraddico».

Ha aggiunto:
«Non è bene contraddirsi».
Ho detto:
«Forse non resta che contraddirsi».

Siamo rimasti in silenzio
- a lungo -
a sentire il male del mondo.

Poi ho parlato a me stesso:
«Siamo uomini 
- solo e niente più che uomini -.
E non abbiamo che gli uomini in cui 
- assurdamente disperatamente -
credere: 
anche quando sembra che non ci sia più 
nulla 
in cui credere e sperare
e l'uomo non meriti
- noi uomini non meritiamo -
la nostra 
speranza».

*** Massimo Ferrario, Solo e niente più che uomini, dicembre 2015, per Mixtura

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