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giovedì 12 gennaio 2023

#MOSQUITO / Scuola (George Bernard Shaw)

Ciò che non può l'iniziativa privata dei genitori, può essere fatto ben più efficacemente per mezzo di educatori organizzati in grandi istituzioni create a tale scopo. Poiché, quando se lo possono permettere, i genitori consegnano i figli alla scuola. Ma non c'è, nel complesso, niente al mondo, per dei poveri innocenti, tanto orribile quanto la scuola. Tanto per cominciare è una prigione, ma sotto certi aspetti è anche più crudele. In prigione, per esempio, non siete obbligati a leggere libri scritti da secondini e direttori (che naturalmente non sarebbero secondini e direttori se sapessero scrivere libri leggibili), né siete picchiati o altrimenti tormentati se non sapete ricordarne il contenuto, del tutto impossibile da mandare a memoria. In prigione non siete obbligati a sedere e ad ascoltare carcerieri che trattano, senza fascino o interesse, argomenti che non capiscono e non apprezzano, e sono pertanto incapaci di farveli capire o apprezzare. In prigione possono tormentare il vostro corpo, ma non torturano il vostro cervello e potete difendervi dalla violenza e dall'oltraggio dei compagni di prigione. A scuola non avete questi vantaggi. Con gli scaffali di tutto il mondo, carichi di libri affascinanti e ispirati, vera manna mandata dal cielo per nutrire le vostre anime, voi siete forzati a leggere l'odiosa impostura chiamata «testo scolastico», scritto da un uomo che non sa scrivere; un libro da cui nessun essere umano può imparare alcunché, un libro che, sebbene lo possiate decifrare, non sapete leggere con altro profitto se non questo, che lo sforzo che vi viene imposto vi farà detestare la semplice vista di un libro per tutto il resto dei vostri giorni. Con i milioni di acri di boschi, di valli e colline, con il vento, l'aria, gli uccelli, i ruscelli, i pesci e ogni genere di cose istruttive e sane facilmente accessibili, o con alla porta le strade, le vetrine dei negozi, le folle, i veicoli e ogni tipo di delizie cittadine, voi siete forzati a sedere, non in una stanza abbellita con una certa grazia e confortevolmente arredata, ma in un serraglio con un mucchio di altri bambini, puniti se parlate, puniti se vi muovete, puniti se non vi è possibile dimostrare, rispondendo a una domanda idiota, che anche quando siete scappati dal canile e dallo sguardo del carcere eravate ancora agonizzanti su finti libri detestabili, invece di osare a vivere. 

*** George Bernard SHAW, 1856-1950, scrittore e drammaturgo irlandese, premio Nobel per la Letteratura nel 1925, estratto da School, Prefazione a Misalliance, 1910, in George Bernard Shaw, Manuale del rivoluzionario. Libertà significa responsabilità. Ecco perché la maggior parte degli uomini la teme, estratto da Il taccuino del rivoluzionario, II, Sull’educazione, Piano B Edizioni, 2014, traduzione di Alessandro Miliotti 


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