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domenica 6 novembre 2022

#FAVOLE & RACCONTI / Legni e fascine (Massimo Ferrario)

Un vecchio, vedovo da anni, viveva in un villaggio con i tre figli, ormai adulti. I tempi economici non erano propizi ed era difficile trovare lavoro. Il vecchio aveva una misera pensione e i giovani dovevano accontentarsi di lavoretti precari: si poteva sopravvivere solo aiutandosi reciprocamente. 

Invece i tre giovani non facevano che litigare. Per tutto. Ma soprattutto per i pochi soldi che entravano in casa, che non bastavano mai per i loro divertimenti, peraltro sempre necessariamente misurati. 
Il vecchio invitava i figli a essere uniti. A non dividersi. A fare fronte comune alle difficoltà. Ma le sue parole non avevano molto successo. 

Trascorsero mesi e il vecchio si ammalò.  
E convocò i tre ragazzi nella sua camera. 
Accanto al letto, aveva posto un cesto che conteneva venti legni sciolti, di dimensioni uguali. 
Disse ai figli. “Prendete ogni legno e spaccatelo in almeno tre pezzi. Alla fine dovreste avere una sessantina di piccoli pezzi di legno. Chi completerà il compito per primo si sarà  guadagnato una fetta di torta per la cena di stasera.”

I giovani accettarono. Ci misero pochissimo. Fecero subito a pezzi ogni legno e litigarono per stabilire chi aveva terminato per primo. Avevano capito che la fetta di torta, grazie ai loro litigi, non avrebbe premiato nessuno e stavano per andarsene. 

Intervenne il vecchio: fece un urlo che faticò a far uscire dalla gola per il poco fiato che ormai gli era rimasto. 
“Non è finita. Vi do un ultimo compito”. 
I figli frenarono le loro proteste e obbedirono. 
Il vecchio indicò tre fascine disposte lungo la parete della camera. 
Precisò: “Ogni fascina è uguale all’altra e tiene insieme, legati stretti con lo spago, una decina di legni. Che hanno dimensioni, peso e robustezza uguali. Non dovete smembrare le fascine. Ognuno di voi prenda una fascina e cerchi di spezzarla in due. Chi ci riesce vince non una fetta di torta, ma una torta intera.”  

I giovani si precipitarono ad afferrare le fascine. E subito iniziarono a cercare di spezzarle. Provarono più volte. Ma non ci riuscirono. Eppure avevano tutti muscoli potenti, di giovani vigorosi. Niente: lanciando vari improperi, dovettero arrendersi. 
“Non ci riusciamo, padre. I legni non si spezzano.“

Il vecchio sorrise. 
“Prima li avete spezzati senza il minimo sforzo: erano separati. Ora non ci riuscite: i legni, intatti, sono tutti lì, legati nelle fascine come prima che voi provaste a romperle. Le fascine, e i legni che le compongono, si fanno beffe di voi. Non c’è bisogno di essere molto intelligenti per capire il senso di ciò che vi ho voluto dimostrare. L’unione fa la forza non è solo un vecchio motto buono per chi ama la retorica: è un fatto, preciso e concreto, che chiunque può constatare. Ora sta a voi decidere. Io non ci sarò più, ma vi lascio una sola domanda: vorrete essere tre legni o una fascina?”. 

Il vecchio si tirò la coperta al mento e si addormentò. Era sereno. Perché era consapevole di aver fatto ciò che andava fatto.

*** Massimo FERRARIO, Legni e fascine, per ‘Mixtura’. Libera riscrittura creativa di un breve racconto tratto da Shannon Serpette, scrittrice ed editor statunitense, The Bundle of Sticks, da 20 Good Short Moral Storie for Kids, in ‘momlovesbest.com’, 1 febbraio 2021


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