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venerdì 7 ottobre 2022

#SPILLI / 1 contro 7,9 miliardi (Massimo Ferrario)

Inimmaginabili, fino a ieri, la facilità e la velocità con cui abbiamo superato il tabù della guerra nucleare. 
Dopo Hiroshima e Nagasaki, per oltre 70 anni, fino a prima dell'invasione russa dell'Ucraina, la bomba atomica era una possibilità impossibile. Anche chi non era pacifista metteva in conto ogni scelta, ma non quella. Guerra sì, ma convenzionale. Carneficine sì, di civili oltre che di militari: ma limitate, localizzate, controllate. Meglio se fuori dall'Occidente. E mai più mondiali. 
Del resto bisognava ci accontentassimo: far introiettare il tabù della guerra ad ogni umano del pianeta è sempre stata una speranza vana di pochi inguaribili utopisti. 

Oggi, invece, abbiamo 'sdoganato' la follia: l'abbiamo normalizzata. E abbiamo fatto un ultimo passo verso il bordo estremo dell'Abisso. 
Infatti, non si parla più di come rifiutare la guerra atomica, ma si pensa a come rispondere al lancio della prima bomba nucleare. Tattica, naturalmente. Anche se l'aggettivo, che pare dolce e seducente per la minimizzazione degli effetti che (non) assicura, significa decine di volte la potenza distruttiva, di uomini e cose, di Hiroshima e Nagasaki. E le simulazioni che filtrano sui media dicono, ad esempio, che nell'immediato si potrebbero stimare fino a 90 milioni di morti.
Senza contare, naturalmente, il 'dopo'. 
Perché è ovviamente impensabile che 'dopo' il lancio della prima bomba e la risposta di una seconda bomba il 'gioco' si blocchi. 
E saranno cento volte Hiroshima e Nagasaki. Dappertutto.

L'incredibile si è fatto credibilissimo. 
L'Europa ha appena bocciato qualunque negoziato di pace. L'Ucraina, qualche giorno fa, ha vietato con un decreto a firma Zalensky, qualunque eventuale trattativa con la Russia. Gli eurodeputati italiani di FdI, FI, IV e parte del Pd hanno votato contro un emendamento (di sinistra) che "invita tutti gli Stati membri a vagliare tutte le potenziali vie per la pace e a proseguire gli sforzi per porre immediatamente fine alla guerra.". 

Siamo 7,9 miliardi di persone al mondo. E siamo tutti appesi alle decisioni di un singolo. 
7,9 miliardi contro 1 persona. 
Se uno avesse ancora un grammo di razionalità depositato in qualche ultimo neurone di cervello dovrebbe dire che è impossibile che 7,9 miliardi di esseri umani siano nelle mani di 1 singolo.
Cioè: che 7,9 miliardi di persone si siano auto-consegnate nelle mani di una singola persona. 
Eppure questo, con la scelta di impotenza nei fatti quotidianamente riaffermata (gridata, direi) da tutti i governanti del mondo (e il silenzio, salvo minime e ininfluenti eccezioni, di ognuno di noi), stiamo ripetendo da mesi a tutto il mondo. Lui, Putin, il Pazzo, l'Assassino, il Mostro è 'il' responsabile della situazione presente e futura: e da lui, solo da lui, dipende tutto. 
Come fosse una consolazione sapere che il destino perverso, forse tombale, di miliardi di individui dipende da un Grande Unico Cattivo che ha deciso tutto: colpa sua, il Maledetto, noi non c'entriamo e la nostra innocenza è intatta.

A noi, che lasciamo che si realizzi l'assurdo di ciò che si sta realizzando, resta la retorica delle armi:  incessante, ossessionante e, ad ogni minuto che passa, sempre più ottusa e imbesuente.
Le armi vere: con cui inondare un Paese, ogni giorno più devastato e distrutto, che si crede (e crediamo) sempre in procinto della vittoria definitiva. 
E le armi metaforiche: ribadite e cantilenate fino allo sfinimento. Da tutti noi: che parliamo e scriviamo, con voce sovrapposta e tastiere unificate, lo stesso pensiero pensato da tutti, così inorgogliendo il nostro idiota e arrogante occidentalismo, malato di priapismo: l'elmetto in testa, a soffocarci il cervello, e il mitra 'eretto h. 24', brandito spavaldamente come nei peggiori film di Rambo che ci facevano venire i primi orgasmi viriloidi da piccoli.

Anche per chi come me non crede in un dio, non resta che alzare al cielo una prece per l'umano che non è più in noi. 
Cervello e anima sono altrove, in altre faccende affaccendati: se già non lo siamo, assomigliamo a zombi. Ma anche i corpi, se non saremo toccati presto (subito) da un miracolistico colpo di consapevolezza illuminante, ci rimarranno in dotazione per poco. 

Io ho superato i 76 anni: potrei dire 'menefrego', in linea con certa cultura arrembante, in Italia e fuori. Ma ho nipotini. E poi, non essendo un 'familista' (né morale, né amorale), che ha gli occhi fissi sull'ombelico suo e dei congiunti stretti, guardo oltre. A un futuro che dovrebbe essere di tutti e per tutti. E che è invece messo a serio e drammatico repentaglio dall'imbecillità irrazionale di chi governa 7,9 miliardi di abitanti di questo povero pianeta. Un'imbecillità almeno mostruosa quanto quella del singolo Mostro contro cui gratuitamente spariamo, h. 24, le nostre bombe di comodo e inutile blabla.

*** Massimo Ferrario, 7,9 miliardi contro 1, per 'Mixtura'


In Mixtura ark #Spilli di Massimo Ferrario qui

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