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martedì 27 settembre 2022

#FAVOLE & RACCONTI / La rosa e il rospo (Massimo Ferrario)

Era l’attrazione del giardino: una rosa rossa come quella non si era mia vista. Di una bellezza strepitosa. E tutti, passandovi accanto, non potevano che fermarsi ad ammirarla. 

Lei, ad ogni complimento, gioiva e sembrava diventare ancora più bella. 

Ma c’era una cosa che non capiva. Le persone la osservavano sempre da lontano: pareva ci fosse qualcosa che impediva loro di avvicinarsi. E lei, la rosa, di questo soffriva: certo, se l’avessero toccata, i suoi petali sarebbero presto sfioriti e per questo era bene che gli ammiratori si limitassero a guardare. Ma, insomma, avrebbe voluto che i loro sguardi fossero meno distanti, anche per consentire a lei di ascoltare meglio i loro commenti di meraviglia che la inorgoglivano.

La ragione fu scoperta quando un bambino che stava per avvicinarsi troppo venne fermato dalla mamma. “Attento, Leo: c’è un rospo nel roseto. Stai lontano”.

La rosa chinò il capo e vide l’animale. Si infuriò: 

- Sei disgustoso, brutto rospo. Come ti permetti di deturpare l’immagine della mia bellezza standomi così vicino? Vattene subito: impedisci alla gente di apprezzare la mia superba fioritura e di aspirare il mio profumo unico al mondo.

Il rospo era buono e pacifico: non aveva nessuna intenzione di creare disturbo alla rosa e quatto quatto se ne andò presso un gruppo di piante a qualche metro di distanza.

Il giorno seguente la rosa cominciò a sfiorire. La gente passava e non si fermava: neppure la vedeva. 

Una lucertola che ogni tanto perlustrava il roseto in cerca di cibo vide che la rosa era tutta ripiegata su stessa: alcuni petali erano caduti a terra e gli altri non erano più rossi e lucenti come prima. Si guardò in giro e notò che l’amico rospo, che incontrava sempre, se n’era andato. Chiese cosa fosse accaduto.

- Le formiche, cara lucertola. Mi stanno mangiando le formiche.

La lucertola capì. 

- Vedo che non c’è più il rospo.  

E aggiunse quello che anche la rosa avrebbe dovuto sapere. 

- Era lui che mangiava le formiche e proteggeva la tua bellezza. 

*** Massimo Ferrario, La rosa e il rospo, per 'Mixtura', libera riscrittura di un testo di autore anonimo, diffuso in rete e presente in vari siti. 


In Mixtura ark #Favole & Racconti di M. Ferrario qui

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