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mercoledì 31 marzo 2021

#SGUARDI POIETICI / Nostalgia di quei tempi (Massimo Ferrario)

Nostalgia di quei tempi 
in cui le crisi fisiologiche
del vivere il mondo 
erano benefiche e fertili. 
Avevi perso speranza 
e cadevi angosciato,
ma poi ti spronavi
o ti lasciavi spronare: 
troppo comodo arrendersi,
credere che basti sedersi 
e aspettare che la speranza arrivi 
a portarci il futuro dei sogni
senza lo sforzo di un progetto pensato 
e di un’azione faticata 
che spinga ostinatamente a realizzare 
ciò che al momento è appena un baluginio
di un domani possibile. 

Nostalgia di quei tempi 
in cui allora ti rialzavi:
e ancora credevi
e giuravi in quel che credevi
e speravi attivandoti 
e attivandoti speravi
che l'orizzonte ti ispirasse 
dandoti impulso e guida. 

Nostalgia di quei tempi
in cui la sperabilità era nel contesto
e il contesto erano compagni che ti erano compagni
e speravano quello che insieme si sperava. 

Oggi si spera da soli. 
E sperare da soli
contro un mondo che non spera 
o, se spera,
spera nel benessere del proprio ombelico 
vincente 
è solo disperanza: 
l’ultimo passo prima della 
disperazione: 
il fotogramma che precede la dissoluzione 
di una società che non sa essere comunità. 
Immiserita 
ad aggregazione disaggregata
di individui
idiotamente individualisti:
neppure capaci di imitare 
il modello di convivenza ordinata
di api o formiche. 

Nostalgia di quei tempi:
che mai accadono
solo per volontà di un destino,
ma che oggi non sappiamo più 
far accadere -
smarrito com’è 
quello 'spirito del tempo’ 
che disperiamo di ritrovare.  

***Massimo Ferrario, Nostalgia di quei tempi, per Mixtura


In Mixtura ark #SguardiPoietici qui

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