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venerdì 17 gennaio 2020

#SGUARDI POIETICI / Calligrafia (Joan Margarit i Consarnau)

Ha appoggiato la fronte sul vetro
freddo, appannato, controluce d’inverno.
Scrive il nome di lei, attraverso
i segni che traccia con il dito,
l’ha vista in un luogo solitario
con il mare e gli scogli nella notte.
Sullo sfondo, le stelle: all’improvviso, i gabbiani
si alzano in volo come una fiammata
al passare di una feluca. Si è sbagliato:
dietro la finestra c’è una strada
che l’alba fa più triste, senza anima viva,
con auto parcheggiate.
Dietro i segni comincia ad albeggiare:
il sole che nasce cancellerà quel nome
nella brina rosata del vetro.

*** Joan MARGARIT,  1938, poeta catalano, Calligrafia, da Età rossa, 1990, in 'ilcantodelle sirene', 4 gennaio 2020, qui


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