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mercoledì 8 gennaio 2020

#SENZA_TAGLI / Una nostra geopolitica da ridefinire (Fabio Chiusi)

Come si definisce un leader politico che ordina, in tempo di pace, l’uccisione di un generale di una potenza nemica, lo fa di imperio, senza chiedere autorizzazione al parlamento, accampando come giustificazione imminenti minacce alla sicurezza nazionale di cui non viene fornita alcuna prova, e che quando gli si chiede conto delle conseguenze del suo gesto, cioè un possibile conflitto di proporzioni, modalità e durata tutte da capire, risponde che il suo non era un gesto di guerra, ma per prevenirla?

Lo dobbiamo chiamare “presidente” o “autocrate”?

Uno che fino a quattro anni fa, come riporta The Intercept, scambiava i Quds con i Curdi. Uno che, da candidato presidente, accusava il predecessore di voler scatenare una guerra con l’Iran per “salvare la faccia” e “mostrare quanto sia un duro” — salvo poi mettersi in quella precisa situazione lui stesso. Uno per cui è già stata aperta la procedura di impeachment per l'accusa di avere tentato di convincere — ricatto alla mano — un capo di Stato a inventare fandonie giudiziarie contro il principale rivale politico. Uno per cui la verità è morta in pace come in guerra, sempre e da sempre, migliaia e migliaia di bugie alla mano.

Guerra e democrazia sono da sempre in un rapporto estremamente complesso. Ma è una situazione in cui si può parlare ancora di una procedura realmente democratica, questa?

Cosa sono gli Stati Uniti di Trump? Quanto ricordano davvero l’immagine che abbiamo, storicamente e ogni giorno in pagina, di quel paese? E quanto è diverso un Trump da un Putin qualunque, in fondo? Dopotutto, Salvini lo idolatra, proprio come idolatrava l’uomo (apparentemente) forte del Cremlino.

Servirebbe un ragionamento profondo, che non sono in grado di fare ma che posso intuire, sulla ridefinizione della nostra geopolitica.

Fortuna che abbiamo un veterano di mille crisi ed esperto di fama internazionale al Ministero degli Esteri.

*** Fabio CHIUSI, giornalista e saggista, facebook, 4 gennaio 2020, qui

Donald Trump
caricatura di Donkey Hotey

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