Dopo quasi due settimane di sciopero i francesi sono di nuovo in piazza. Non chiedono alla politica di scambiarsi affettuosi gesti di amicizia o parole petalose. Non dicono che i contenuti sono "divisivi" o "questa legge va ripensata". Dicono con forza che la legge sulla pensioni di Macron va "abolita", completamente. La politica è questo: è dialettica, mette in contrasto interessi diversi. Dunque è necessariamente divisiva. Ma lo è perché mira sempre a una sintesi superiore: al progresso della collettività, al bene condiviso. Ogni volta che si deroga a questa semplice regola della politica, che le intenzioni siano buone o cattive, si fanno inevitabilmente gli interessi del più forte, e cioè dei pochi contro i molti. Come purtroppo accade da noi in Italia da ormai troppo tempo.
*** Paolo DESOGUS, professore associato alla Sorgona di Parigi, facebook, 17 gennaio 2019, qui
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