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martedì 16 luglio 2019

#MOSQUITO / Lusso e esclusività: qualcosa di immorale (Luigi Zoja)

Si paga per l'etichetta, non per la qualità del vestito. L’etichetta, un tempo destinata alla visione di chi la indossa, oggi è brand, logo destinato agli altri. Ciò che rende speciale un capo, non è – come da sempre nell’arte, nella bellezza – ciò che ha di unico, ma ciò che ha di standardizzato con infiniti altri. Arte e bellezza ora sono praticamente inaccessibili. Nei musei accediamo ai capolavori tutti in fila, per un istante. Solo i super ricchi vi accedono davvero. Dalla bellezza condivisa si passa al lusso esclusivo, che suscita invidia. Nel termine esclusivo c’è qualcosa di immorale: significa caccio gli altri. Lusso in latino significa fuori posto, si pensi a una spalla lussata. 

*** Luigi ZOJA, 1943, psicoanalista, saggista, citato da Carlo Grande, Esibizionismo e mode, gli psicanalisti spiegano i vizi della modernità: i nuovi peccati, 'La Stampa, 14 luglio 2019, qui


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