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domenica 12 maggio 2019

#FAVOLE & RACCONTI / L'avventura all'estero del giovane artigiano (Massimo Ferrario)

Al bar, con gli amici. 
Da un'ora si vanta del suo ultimo viaggio all'estero.
Il giovane è noto in paese: lavora nell'azienda del padre, non negli uffici, ma in fabbrica perché è orgoglioso di fare l'artigiano.
Non è molto perspicace, ma è benvoluto, anche se ogni tanto viene preso in giro.
Sta raccontando la sua avventura.

Germania, Oktoberfest. 
Birra a fiumi. E ragazze a volontà: belle, simpatiche, disponibili.
Una in particolare l'aveva colpito: «Per la sua intelligenza'», ripeteva
Sì, lui non sapeva il tedesco e lei non sapeva l'italiano, ma si intendevano lo stesso. Un po' a gesti. E un po' a disegnini. Lei estraeva la biro dalla borsetta e su un tovagliolino disegnava: e lui capiva. 
Si erano conosciuti in una birreria. Ma ambedue avevano presto manifestato irritazione per la calca e il rumore. Lei allora aveva disegnato un tavolino: una tovaglia ricamata, posate e bicchieri per due, una candela al centro. Lui aveva capito. Si erano sorrisi, complici, ed erano usciti: lei, appena girato l'angolo, aveva scelto un ristorantino intimo, d'atmosfera. Una cena indimenticabile.
Dopo il dolce, sempre su un tovagliolino, lei aveva schizzato una sala da ballo: gli aveva fatto l'occhiolino e lui, sempre più entusiasta, non aspettava altro. Aveva pagato, lasciando per la contentezza una mancia unica nella sua vita, e si erano fiondati in un taxi: destinazione, il night più famoso della città.
Alle quattro di mattina entrambi sono sfiniti: il locale sta per chiudere.

Gli amici del bar si attendono l'epilogo scontato del racconto e incitano il giovane a concludere, con grandi manate sulle spalle.
«E allora? Come finisce, eh? Scommettiamo che lei fa un ultimo disegnino?»
Il giovane guarda gli amici: stupito.
«Come avete fatto a indovinare?»
Risate.
«Be', sono cose che si capiscono... Dai, dicci dell'ultimo disegnino? Cos'era?»
Lui gongola.
«Non ci crederete: una camera da letto.»
Lo prendono in giro.
«Ma va? Una camera da letto...?»
«Sì, ve lo dicevo: la ragazza era proprio intelligente. Forse io nel corso della serata, anche senza volerlo, le ho trasmesso qualche indizio... Comunque è un fatto che lei ha capito tutto».
«Be', insomma, non era poi così difficile capire, no...?».
Il giovane non è convinto.
«Può darsi. Fatto sta che in questo suo ultimo disegnino la ragazza ha dimostrato tutto il suo intuito. Prima ha disegnato un letto: e subito mi ha guardato mentre sorrideva. Io osservavo in silenzio. Allora lei ha ripreso a disegnare, aggiungendo ogni volta dettagli e ogni volta mi guardava e mi sorrideva mentre io osservavo. Alla fine tutto il tovagliolino era diventato una camera perfettamente arredata: comodini, armadio, specchio, luci diffuse. Un disegno perfetto: e chissà come sarebbe venuto se avesse avuto i colori e non una semplice biro. Insomma, incredibile.»
Gli amici non si trattengono e domandano in coro.
«Ma incredibile cosa?».
Lui, raggiante:
«Aveva capito».
Aveva capito?».
«Sì,  che faccio il mobiliere.»

*** Massimo Ferrario, L'avventura all'estero del giovane artigiano, per Mixtura. Libera riscrittura di una storiella diffusa in internet.


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