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domenica 17 marzo 2019

#RACCONTId'AUTORE / Tra poco passa, ne sono sicuro (Federico Asborno)

- Tony perché gli intervalli li passi a spiare dalla fessura della porta?
- Per controllare.
- Controllare cosa?
- Di fuori.
- Ma non c'è nessuno.
- Ma magari passa.
- Chi?
- Qualcuno.
- Qualcuno chi?
- Non glielo posso dire.
- Ah. Va bene...
- Però magari passa.
- Magari sì...
- ...cioè non è che non glielo posso dire.
- Avevo intuito.
- ...è che non glielo voglio dire...
- Avevo intuito anche questo.
- Però è bella.
- Chi?
- Non glielo posso dire.
- No, non me lo vuoi dire.
- Esatto. Comunque è bella.
- Ah sì?
- È bionda.
- Ah-ha.
- Lei però non mi guarda mai.
- Se stai dietro alla porta è ben difficile.
- Non è colpa mia se dobbiamo fare intervallo chiusi in classe.
- Vero anche questo.
- Comunque oltre a essere bionda è anche bassa.
- Questo magari non dirglielo.
- Perché? Io sono autistico e lei è bassa. Abbiamo tutti il nostro superpotere.
- Hai ragione sai?
- Ho ragione quasi sempre.
- Comunque la conosci?
- Se gliela sto descrivendo...
- Intendevo se le hai mai parlato.
- No, ma va...
- E perché non le parli?
- Non è così che si fa.
- Ah, devo essere rimasto indietro: com'è che si fa?
- La guardo.
- E poi?
- Poi aspetto.
- Sembra lunga.
- Già.
- E se non succede niente?
- Non lo so. Magari succede.
- Parlale, dammi retta.
- Di cosa?
- Non lo so, stupidaggini, chiedile che ha fatto sabato sera.
- Ma non mi interessa.
- Lo immagino, ma è solo per attaccare bottone.
- Capito.
- Bene.
- Non posso chiederle se vuol diventare la mia ragazza?
- È un po' troppo diretto. Per certe cose bisogna aspettare un po' di tempo.
- Odio aspettare.
- A chi lo dici...
- Ma, mi scusi, non è un po' dire una bugia chiedere che ha fatto sabato se a me non interessa?
- Perché?
- Perché io glielo chiedo, ma a me non interessa.
- In un certo senso sì, ma sappi che se ti limiti a fare domande non ti è possibile dire bugie.
- Ok.
- Bene.
- Quindi è tipo una cosa di grammatica, una regola?
- Diciamo di sì. Perché però non la saluti semplicemente? Vai lì, la saluti e ti presenti.
- Dovrei dirle "Ciao"?
- Esatto.
- Mmm... in effetti "Ciao" potrei dircelo.
- "Dirglielo".
- Dirglielo... non mi sembra una bugia dirle "ciao".
- È così infatti..
- Sì, ma quando glielo devo dire?
- Appena puoi. E poi devi cercare di continuare a parlarle.
- Glielo dico appena passa?
- Appena passa, ok.
- Allora posso stare qui a spiare fino alla fine dell'intervallo?
- Va bene, spia pure.
- Grazie prof.
- Prego.
- Prof?
- Sì, Tony?
- Lo sa, è proprio bella bella bella.
- Non ne dubito.
- Tra poco passa, ne sono sicuro, adesso passa...

*** Federico ASBORNO, scrittore, facebook, 14 marzo 2019, qui


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